Pregliasco accusa i no vax, ma il sasso è stato lanciato da un vandalo minorenne

Pregliasco

Consapevole probabilmente di averle sparate grosse durante la pandemia Fabrizio Pregliasco vede no-vax dappertutto

di Daniela Mastromattei –  E’ ossessionato, si sente perseguitato anche se ormai per loro il virologo-star (presente allora in ogni trasmissione tv per parlare di Covid e vaccini) è soltanto un lontano ricordo. Ma lui li accusa di non poter più andare in metropolitana: «Molte volte le persone che mi riconoscono mi chiedono un selfie. Altre volte, ma è una minoranza, mi insultano e mi incolpano di averli chiusi in casa e di aver rovinato l’Italia», racconta Pregliasco in un’intervista al Corriere della Sera, dopo il tonfo di un sasso sul palco, durante la presentazione – all’Anfiteatro Castello a Barletta – del suo libro (I superbatteri. Una minaccia da combattere), scritto con la giornalista Paola Arosio, tornando a parlare di convivenza con il Covid, subito dopo essersi dilungato sui rischi dell’antibiotico resistenza.

Per la verità a sentire il “botto” sarebbe stata la giornalista, Manila Gorio, che gli sedeva accanto, lui neanche se ne è accorto. «Non me ne sono reso conto subito perché stavo parlando e di fronte avevo due riflettori che mi abbagliavano, non vedevo il pubblico». Insomma, poteva non essere accaduto nulla, se qualcuno non glielo faceva notare. Ma la sua mente deve essere tornata automaticamente al 2023, come ricorda durante l’intervista, a quando ricevette per posta un proiettile accompagnato da una lettera di minacce nell’Università dove lavora.

E di riflesso ha accusato i no-vax. E pure il governo

«I no-vax sono tornati alla carica per colpa di alcune forze politiche che li hanno fomentati», attacca parlando a La Stampa. E quali sarebbero queste forze politiche?, gli domanda il giornalista. «Alcune del centrodestra. Non tutte naturalmente. Ma certamente è questa l’area», risponde Pregliasco convinto che «su irriducibili e ideologici non ci sia nulla da fare».

E ammette: «comprendo che ci possa essere un 10-15 per cento di popolazione esitante». Il vaccino «è qualcosa di cui ti devi fidare rispetto ai risultati e può dare degli eventi avversi», sentenzia il virologo continuando a fare campagna vacciale pur in assenza di Covid. Il virologo però viene smentito dal sindaco di Barletta. Il sasso lanciato venerdì durante la manifestazione “Oscar del libro”, viene chiarito dal primo cittadino, non ha dietro alcun complotto no vax, ma un vandalo, e pure minorenne.

«Con l’assessore alla Cultura e ai Grandi Eventi, Oronzo Cilli, abbiamo rivolto le scuse della città alla conduttrice e al virologo e docente universitario – scrive sui social il sindaco Cosimo Cannito – i quali hanno rischiato di rimanere gravemente feriti a seguito del lancio di un sasso da parte di un passante durante l’evento».

Chiarisce: «Le ragioni dell’atto vandalico sono dipese dalla chiusura dei distributori h24». Solo poche ore prima, «d’intesa col Prefetto, dopo innumerevoli segnalazioni di cittadini esasperati, ordinavo la chiusura notturna dei distributori H24 a causa dei disagi arrecati, prevalentemente dalle generazioni Z, alle medesime attività e alla quiete pubblica dei residenti», rivela il sindaco. E per questo «chiedo pubblicamente ai genitori di essere più presenti nella vita dei propri figli. Chiedo loro di educare i propri figli al rispetto delle buone regole di convivenza, al rispetto dei luoghi pubblici, al rispetto degli ospiti della nostra città».

Quel gesto «ignobile e ingiustificabile dal quale prendiamo le distanze, ci impone una seria riflessione: quali nuove generazioni stiamo crescendo? Perché tutta questa maleducazione? Perché tutta questa violenza?», conclude il primo cittadino di Barletta.
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