La Turchia chiede ufficialmente di entrare nei Brics

Erdogan e Putin

In giugno il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, aveva partecipato al vertice Brics+ in Russia

La Turchia ha presentato una domanda ufficiale per entrare a fare parte dei Brics, l’organizzazione internazionale delle economie emergenti fondata nel 2009, di cui fanno già parte Brasile, Cina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, India, Iran, Russia e Sudafrica. Lo riferisce Bloomberg sul suo sito, citando fonti informate sulla questione che hanno chiesto l’anonimato, e facendo sapere che la domanda è già stata presentata nei mesi scorsi e potrebbe essere presa in considerazione durante un vertice dell’organizzazione che si terrà in Russia tra il 22 e il 24 ottobre.

Recentemente, erano usciti vari articoli sulla stampa turca e internazionale secondo cui Ankara, nei mesi scorsi, aveva chiesto di entrare a fare parte dei Brics. In giugno il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha partecipato al vertice Brics+ in Russia mentre, durante l’estate, il ministro dell’Economia, Mehmet Simsek, aveva citato l’intenzione della Turchia di entrare a fare parte dei Brics, sostenendo che questo non implicherebbe un allontanamento di Ankara dall’Ue.

Secondo il presidente Recep Tayyip Erdogan l’organizzazione dei Brics non rappresenta “un’alternativa” alla Nato. “Mentre rafforziamo le nostre relazioni con l’Oriente, cerchiamo modi per promuovere la nostra cooperazione profondamente radicata con l’Occidente”, aveva affermato Erdogan in un discorso a Istanbul durante il fine settimana.
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Nota della Redazione: l’obiettivo principale dei BRICS è fondamentalmente quello di sostituire la dipendenza mondiale dal dollaro statunitense e dal potere “centralizzato”.