Ius Scholae? No. Schlein rilancia lo Ius Soli: “Chi nasce e cresce qui è italiano”

Elly Schlein

Negare tutto, negare sempre, anche l’evidenza, è da sempre la strada maestra della sinistra. L’ultima frontiera è battaglia sulla cittadinanza e sulla volontà sempre più marcata di cambiare la legge

Elly Schlein non perde occasione – e festa dell’Unità – per ribadirlo. Se non può portare il Pd al centro, allora spingiamolo il più possibile a sinistra con temi sempre più identitari di quell’area. È stato così anche ieri. Intervenendo con l’ormai ex cacicco Vincenzo De Luca alla festa di Procida, ha ribadito il concetto:

«Non voglio più sentire un ministro della Repubblica dire che nelle classi bisogna ridurre gli stranieri. Nelle classi italiane non ci stanno italiani e stranieri, ma bambine e bambini e hanno tutti diritto a una scuola di qualità perché lo dice la nostra Costituzione». Evidentemente la leader dem è da tempo che non mette piede in un’aula o che non parla con una maestra o un maestro. Lo facesse capirebbe che la situazione non è proprio così semplice come la fa lei da un palco. L’affondo però è tutto sulla questione della cittadinanza. Per Schlein «la legge va cambiata perché è ingiusta».

Poi da la soluzione al problema: «Chi nasce e cresce in Italia è italiano». Una posizione che scavalca a sinistra tutto il dibattito sullo Ius scholae intavolato con Forza Italia e benedetto da Azione e Cinquestelle. Insomma l’idea della segretaria del Pd è quello di andare verso uno Ius soli senza se e senza ma. «Vogliamo confrontarci con le reti e le associazioni per cambiare la legge sulla cittadinanza. Per cui siamo, a partire dalle nostre proposte, disponibili al confronto e non disponibili a deludere le aspettative di chi attende questa legge da decenni».

A Schlein sfugge che con lo Ius soli secco l’unico risultato concreto non sarebbe l’immediata integrazione dei minori, ma l’incremento di sbarchi di puerpere che dal terzo mondo affronterebbero un viaggio della speranza col solo scopo di far nascere il figlio su suolo italiano per avere la cittadinanza, con conseguente ricongiungimento famigliare. Una follia. Che infatti piace a Verdi e Sinistra. E nemmeno a tutto il Pd. Secondo indiscrezioni, infatti, nel partito sarebbe in corso un dibattito sull’argomento e lo Ius soli, così come auspicato da Schlein, verrebbe annacquato da paletti ancora non ben definiti (…)
www.liberoquotidiano.it