Hanno sistemato a terra nella centrale piazza Sant’Antonio decine di coperte isotermiche e coperte normali e poi vi si sono distesi sopra, dove sono rimasti per alcune ore
E’ la manifestazione “Dormire è resistere?”, svoltasi nella tarda serata di ieri e alla quale hanno partecipato alcune decine di persone aderenti ad associazioni dedite all’accoglienza di migranti, Greenpeace, scout e semplici cittadini. Il senso dell’evento era sensibilizzare la cittadinanza sul problema dei tanti migranti giunti a Trieste dalla ‘rotta balcanica’ che dormono in strada in questo periodo, in particolare in piazza Libertà, davanti alla Stazione ferroviaria.
I partecipanti chiedono che il Comune metta a disposizione un “dormitorio” da 50 o 100 posti dove i migranti possono ripararsi la notte invece di dormire in strada, individuato in via Gioia. “E’ stato chiuso il silos ma non è stata trovata una soluzione e la situazione peggiora – sostiene l’organizzatrice dell’evento, Sara Porcile – Le persone che erano nel silos hanno tutte avuto accesso al sistema di accoglienza, il problema è arrivato dopo”.
Nel senso che i migranti in arrivo in città vengono smistati in altri centri ma talvolta sono troppi e dunque molti resterebbero in città. Inoltre, “per i transitati non è stato pensato nulla, sono fantasmi”. Ieri notte in strada in piazza Libertà avrebbero dormito 140 persone secondo i presenti alla manifestazione, tra cui bambini e donne. (ANSA)