Il calciatore uruguaiano Juan Izquierdo è morto all’ospedale Albert Einstein di San Paolo in Brasile in seguito ad “arresto cardiorespiratorio associato ad aritmia cardiaca”
Il giocatore, di 27 anni, era collassato in campo lo scorso giovedì poco prima della fine della partita di Copa Libertadores fra il San Paolo e il club uruguaiano del Nacional, dove militava, allo stadio Morumbi. “Il calcio sudamericano è in lutto”, ha detto il presidente della Conmebol, Alejandro Domínguez. Il calciatore era attaccato al respiratore da domenica. Izquierdo era sposato e aveva due figli: il più giovane, un maschio, è nato all’inizio di agosto.
“È con enorme tristezza e il cuore affranto che il Club Nacional de Futbol annuncia il decesso del nostro benamato calciatore Juan Izquierdo”, ha reso noto la sua squadra su X, aggiungendo che “tutto il Nacional è in lutto per questa perdita irreparabile. Riposa in pace, Juan, sarai sempre con noi”.
L’episodio ha scosso il mondo del calcio: in Uruguay sono state sospese tutte le competizioni calcistiche previste per questo weekend, domenica, i giocatori del San Paolo sono scesi in campo nel Brasileirão indossando una maglietta con la scritta “Força, Izquierdo”. Luis Suarez ha dedicato a Izquierdo la doppietta che ha segnato sabato per l’Inter di Miami, sfoggiando una maglietta con la scritta ‘Forza, Juan’, mentre l’attaccante del Liverpool Darwin Nunez gli ha fatto gli auguri su X: “Che Dio sia con te”.
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