BOLOGNA, 27 AGO – Il Comune di Bologna sta “effettuando un intervento provvisorio di asfaltatura in via Santo Stefano e via Farini, tra via Guerrazzi e piazza Minghetti” per “permettere il passaggio in sicurezza del trasporto pubblico e privato su un asse stradale che oggi è particolarmente trafficato per le deviazioni dovute al cantiere Garisenda”. È quanto Palazzo d’Accursio ha fatto sapere in una nota diffusa sui canali social dell’amministrazione. Il Comune ha deciso di non ripavimentare la strada con i basoli, com’era in precedenza, perché se lo avesse fatto “sarebbe stato necessario chiudere per molto tempo una strada fondamentale per la viabilità cittadina”.
L’intervento definitivo, si legge ancora nella nota, verrà effettuato “solo dopo la conclusione dei cantieri del tram e la riapertura di via San Vitale”.
Immediate le proteste delle opposizioni, in particolare di Fratelli d’Italia. FdI in Comune, con Francesco Sassone e l’eurodeputato, Stefano Cavedagna, parlano di “scempio” e dicono di temere che l’intervento “non abbia nulla di provvisorio, ma al contrario sia di fatto definitivo perché per la riapertura di San Vitale bisognerà attendere la fine dei lavori sulla Garisenda, almeno 10 anni per quanto disse Lepore“.
“Abbiamo già depositato un’interrogazione in Consiglio Comunale per chiedere cosa stia accadendo – aggiungono – : quali siano le tempistiche, i costi ed il perché di uno scempio del genere. Gli autobus doppi stanno letteralmente schiacciando i basoli originali e il manto stradale di via Santo Stefano e Farini. Come fanno a dire che questi ‘bisonti’ non abbiano effetti sugli edifici storici, così come sulla stessa torre Garisenda, se hanno questo effetto sulla pavimentazione stradale”. (ANSA)