Povia cacciato dal sindaco di Nichelino a causa delle sue idee

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NICHELINO – Doveva presenziare come presidente di giuria a un talent show ed esibirsi a Nichelino il prossimo 20 settembre, con tanto di contratto firmato, ma la presenza di Povia è stata cancellata all’ultimo da un veto arrivato dall’amministrazione comunale.

Non piaceranno le tematiche cantate da Povia, ma non è da “democratici” cancellare così la sua presenza dopo che l’evento è stato anche pubblicizzato da una locandina. Questo più o meno il sunto di 5 minuti di video postato dal cantautore su Facebook.

“Soffro, ma non in silenzio” – spiega Povia nel suo video e poi esorta i cittadini di Nichelino a chiedere spiegazioni riguardo questa scelta. Questo è il 40esimo concerto cancellato quest’anno e i numeri spiegano che Povia non piace ad alcuni che non condividono le sue idee. Quella di Nichelino è “la ciliegina marcia” su una torta non troppo buona già di suo.
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Censurare un artista è un’abitudine consolidata a sinistra, che però viene costantemente giustificata da chi la fa. Il caso Povia a Nichelino lo dimostra e certifica una ipocrisia dove ci si ricorda delle libertà a giorni alterni o a seconda di chi toccano. Non risulta che il sindaco di Nichelino abbia chiesto a Povia di esibirsi ugualmente rivedendo le condizioni di partecipazione.

Non credo peraltro che un sindaco possa chiedere ad un organizzatore di un contest, soggetto terzo rispetto al comune, di rimuovere qualsiasi artista invitato se non vi è un accordo preventivo di organizzazione artistica, ancorché l’iniziativa avvenga nell’ambito di una manifestazione patronale patrocinata. Significherebbe travalicare i propri poteri, qualunque sia la motivazione e ciò renderebbe più grave l’atto censorio anche perché il contratto firmato e l’offerta di pagarlo ugualmente come si apprende dalle indiscrezioni di stampa e’ indice della piena autonomia degli organizzatori rispetto al Comune, autonomia che stante le dichiarazioni del sindaco sarebbe stata quindi violata. Su tale comportamento presenterò quindi un’interrogazione parlamentare per fare luce sull’intera vicenda”.

Lo dichiara Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
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