CASERTA, 23 AGO – Ha tenuto segregata per anni la compagna, picchiandola ed estorcendole soldi: la donna alla fine è riuscita a scappare e l’uomo è stato arrestato dalla polizia di Caserta per sequestro di persona, riduzione in schiavitù ed estorsione. L’indagine della Squadra mobile è partita dalla denuncia di una trentaseienne rumena, ex compagna dell’uomo, da tempo residente a Caserta, che già in passato era stato arrestato a causa dei gravi maltrattamenti alla donna.
Le indagini hanno consentito di ricostruire una storia da incubo
La donna, a causa dei continui maltrattamenti, si era allontanata da Caserta, ma nel settembre 2017 aveva subìto un vero e proprio sequestro di persona da parte del compagno, che l’ha trascinata nella sua auto, intimandole di non gridare e di non attirare l’attenzione.
Subito dopo l’ha condotta a Curti, un comune del Casertano, dove per lunghissimi anni, almeno fino al marzo 2023, l’ha ridotta in schiavitù. Nell’arco di tutto questo tempo, il rumeno ha tenuto la sua ex compagna segregata in una stanza, privandola per lunghi periodi di cibo ed acqua, costringendola a rubare e a chiedere l’elemosina. Se i soldi che racimolava non erano abbastanza, veniva violentemente picchiata.
In due occasioni, la donna è stata perfino accoltellata, con cicatrici ancora oggi visibili alla testa. A fine 2023, la vittima è riuscita a fuggire, portando con sé due dei quattro figli minori e trovando rifugio presso l’abitazione di una cognata. L’ex compagno è riuscito però a contattarla via social e le ha intimato di consegnargli 25.000 euro, minacciando di fare del male non solo a lei, ma anche ai familiari, che vivono in Svizzera. A quel punto la donna si è rivolta alla Squadra mobile della Questura di Caserta: all’esito delle indagini la Procura di Napoli ha chiesto e ottenuto l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell’indagato, che è stato rintracciato e trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. (ANSA).