Egitto, italiano condannato a 25 anni per traffico di droga

Giacomo Passeri

Passeri è stato trovato con “un importante quantitativo di stupefacenti, tra cui numerosi ovuli da lui ingeriti, contenenti anch’essi stupefacenti”

Una condanna a 25 anni da trascorrere nelle carceri egiziane con l’accusa di spaccio di droga. E’ la sentenza del tribunale del Cairo nei confronti di Giacomo Passeri, l’italiano in cella da quasi un anno il cui caso era esploso a luglio, con la famiglia che aveva parlato di “torture”: “E’ in uno stato d’abbandono e senza cure” dopo un intervento chirurgico. Ed è stata sempre la famiglia a rendere nota la sentenza dei giudici egiziani emessa due giorni fa, parlando però di una condanna all’ergastolo.

“Siamo ancora sotto shock, ci hanno appena comunicato che Giacomo è stato condannato all’ergastolo” ha detto il fratello Andrea, che si è appellato al governo affinché si adoperi per far tornare il giovane in Italia.

L’accusa: trovato con un “importante quantitativo di droga, anche ovuli ingeriti”

La Farnesina ha fatto sapere che durante l’udienza di primo grado al Cairo ha assistito “in qualità di osservatore il capo della Cancelleria Consolare dell’Ambasciata d’Italia, accompagnato da un interprete”. E “lo stesso giorno, l’avvocato ha informato la sede che il signor Passeri è stato condannato a 25 anni di detenzione”.

Il legale di Passeri “ha comunque già informato l’Ambasciata dell’intenzione di presentare ricorso”, dice ancora il ministero degli Esteri, con la sede diplomatica che sta continuando a seguire il “caso con la massima attenzione, attraverso costanti contatti con il legale e ha richiesto alle competenti autorità egiziane di autorizzare una visita consolare in carcere con la massima urgenza, per prestare ogni necessaria assistenza”.

Secondo quanto risulta alla Farnesina, gli egiziani accusano Passeri di esser stato trovato con “un importante quantitativo di stupefacenti, tra cui numerosi ovuli da lui ingeriti, contenenti anch’essi stupefacenti“. Ed è questo il motivo per il quale è stato condannato per “traffico internazionale di droga”.

Il giovane, che da tempo risiede a Londra, papà italiano e mamma della Sierra Leone, era stato arrestato il 23 agosto 2023 per il possesso, secondo la versione dei familiari, di piccole dosi di stupefacenti.
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