Si fingono rifugiati ma tornano in vacanza nel loro Paese

ponte aereo roma-kabul

Una clamorosa inchiesta dell’emittente tedesca RTL ha rivelato come alcune agenzie di viaggio organizzano vacanze per i rifugiati afghani nel loro paese d’origine

di Carlo Marini – Le persone provenienti dall’Afghanistan che hanno cercato e ricevuto protezione in Germania tornano nel paese in cui dicono di essere perseguitate. A rivelarlo alcuni rifugiati afgani alla giornalista dell’emittente tedesca: “Molti afgani dall’Europa stanno tornando per le vacanze. Anche da Londra, dalla Germania e vanno in vacanza”.

I social media dipingono un quadro simile. Ad esempio, su TikTok spuntano video che mostrano i rifugiati che visitano la loro vecchia patria e le loro esperienze sul posto. Ma come è possibile una vacanza in Afghanistan per i rifugiati? Il ritorno in patria può infatti portare alla revoca della protezione e dello status.

Chi organizza quindi questi viaggi? La reporter Liv von Boetticher ha ricostruito il business dei rifugiati e chi ne trae beneficio. Ha trovato le agenzie di viaggio che sono coinvolte nel business e organizzano i visti necessari per il viaggio attraverso l’Iran in Afghanistan. “Lo facciamo, non c’è nessun problema”, dicono a telecamera nascosta. Dichiarazioni che la giornalista sente più e più volte da varie agenzie di viaggio durante la sua ricerca investigativa. I visti sono su un foglio di carta libero che può essere facilmente rimosso dal passaporto dopo il viaggio di ritorno, in modo che non rimanga traccia del ritorno.

Bufera sul ministro dell’Interno tedesco che rimpalla alle autorità locali

Uno scandalo che ha trascinato nella bufera il Ministero federale dell’Interno Nancy Faeser, che dirotta le responsabilità: “Non è nostro compito come Ministero federale dell’Interno, ma delle autorità locali per l’immigrazione assicurarsi che non accada una cosa del genere”.
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