Pregliasco: “Il termine ‘vaiolo delle scimmie’ è improprio”

Fabrizio Pregliasco

L’Oms ha deciso di abbandonare il termine “vaiolo delle scimmie”, così chiamato perché l’infezione fu identificata per la prima volta nelle scimmie nel 1958, in favore di “Mpox”

Il vecchio nome era stato criticato perché ritenuto discriminatorio, stigmatizzante e potenzialmente fuorviante. Gli esperti temevano che il termine “monkeypox” potesse alimentare stereotipi negativi e pregiudizi, in particolare contro le persone infette e i Paesi in cui il virus era più diffuso. Per evitare un linguaggio dannoso e offensivo, l’Oms due anni fa ha dunque deciso di cambiare progressivamente il nome della malattia.

Sul tema è intervenuto ai microfoni di Sky TG24  il virologo dell’università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco. “Mpox era una variante delle scimmie. Purtroppo però queste “nuove” varianti sono a trasmissione uomo-uomo. Per questo motivo, è stato deciso di adottare una denominazione unica, evitando il termine “vaiolo delle scimmie”, che ormai è improprio, poiché non si tratta più di una zoonosi causata da un contagio con le scimmie”. Commentando il rialzo dei casi in Africa, il virologo ha riferito: “Purtroppo, questa malattia è endemica in alcuni Stati dell’Africa, con numeri abbastanza rilevanti e pesanti effetti sulla salute, soprattutto considerando la carenza di trattamenti disponibili.  tg24.sky.it