Kiev – Un viceministro ucraino dell’Energia, accusato di aver accettato una tangente del valore di mezzo milione di dollari, è stato arrestato insieme a tre presunti complici, ha riferito lunedì il servizio di sicurezza ucraino SBU. Il ministro, di cui la SBU non ha rivelato il nome, avrebbe chiesto ai funzionari dell’industria mineraria di pagarlo per trasferire le attrezzature dalle miniere in prima linea nella regione orientale di Donetsk a un bacino carbonifero nell’Ucraina occidentale.
“L’attrezzatura in questione è unica e rara e appartiene a una delle compagnie statali del carbone situata nella zona più attiva della linea del fronte orientale, Pokrovsk”, ha affermato la SBU in una nota.
“Nella primavera del 2024, i rappresentanti dell’industria si sono rivolti al viceministro dell’Energia per ottenere il permesso di evacuare le attrezzature dalla zona di guerra e di utilizzarle nelle miniere di una regione occidentale”, ha aggiunto. Tuttavia, il funzionario, i cui compiti includevano la conservazione delle attrezzature minerarie, avrebbe chiesto soldi per la loro rimozione. Il ministro ha accettato il pagamento con l’aiuto di tre presunti complici, i quali sono stati tutti colti in flagrante dopo che il ministro aveva ricevuto parte della tangente. La SBU non ha rivelato l’identità dei quattro accusati, pubblicando le immagini dei suoi agenti che arrestano i sospettati con i volti offuscati. (askanews)