Falsi green pass, chiesto processo per ex prefetto di Treviso

Certificazioni sanitarie digitali

TREVISO, 12 AGO – E’ stata fissata per il 18 dicembre prossimo l’udienza preliminare a carico di 32 persone a vario titolo finite coinvolte in un’inchiesta condotta dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni nel 2022 per falsi “green pass” attestanti l’avvenuta somministrazione del vaccino anticovid a Treviso. Tra gli imputati figura anche l’ex prefetto di Treviso, Maria Augusta Marrosu, rimasta in carica circa un anno fino al 2015.

L’ipotesi è di aver costituito una presunta organizzazione che, attraverso la disponibilità di un centro medico privato di Treviso, avrebbe consentito di far ottenere a numerosi cittadini una certificazione fasulla, sia attribuendo loro un contagio superato, in realtà “ereditato” da certificazioni intestate ad altri, sia clonando codici QR di soggetti regolarmente vaccinati da riportare nella propria documentazione, così da poter accedere a luoghi pubblici sottoposti a restrizioni.

Marrosu, in particolare, è accusata di aver effettuato “lo scambio di tamponi molecolari di soggetti positivi a Covid-19 con quelli di altri, alimentando così l’applicativo informatico pubblico e inducendo in errore il Ministero della Salute”. Tra gli indagati principali vi sono la direttrice del centro medico, un’infermiera libero professionista e una biologa. Le false somministrazioni con il rilascio di certificazioni sarebbero avvenute anche in una farmacia di Montebelluna (Treviso) e in una di Silea (Treviso). (ANSA)