MILANO, 05 AGO – Appena scarcerato, dopo una condanna per atti persecutori e revenge porn, ha subito ricominciato a perseguitare la ex, una 33enne del Cremonese, che lo ha denunciato per la seconda volta, come ha raccontato al ‘Corriere della sera’. “Dopo cinque mesi di carcere e a sole cinque ore dalla sentenza di condanna è tornato libero e ha ricominciato a stalkerizzarmi. Un incubo, una ossessione” le parole della donna, vittima dell’ex convivente, il 53enne Murat, turco di nascita e fotografo di professione.
Nonostante la condanna dello scorso 18 luglio per atti persecutori e revenge porn a 2 anni di reclusione (con rito abbreviato di fronte al gup) con il beneficio della condizionale e cinque mesi di custodia cautelare scontati prima della sentenza nel penitenziario di Bergamo, appena tornato libero l’uomo “subito ha cercato di ricontattarmi attraverso Instagram” ha raccontato la ex convivente. Ha creato profili finti, contattato gli amici della donna, creato una finta pagina di giornale dove la insulta.
La donna ha cambiato due volte lavoro e città, ma lui ha scoperto tutto in poche ore. “Non mi sento – ha detto la vittima al Corriere della sera – tutelata. Sia prima che lo portassero in carcere, quando continuava a tartassarmi, che dopo, ha fatto di tutto per non lasciarmi andare. Sono andata dalla psichiatra, ho avuto vicino persone che mi hanno sostenuto, ma non è stata una passeggiata. E poi succede questo? A che cosa è servito?”. (ANSA)