Imane Khelif, la pugile algerina sotto i riflettori alle Olimpiadi di Parigi 2024, vola in semifinale nel torneo -66 kg e si assicura una medaglia. Khelif, che al primo turno ha beneficiato del ritiro dell’azzurra Angela Carini, ha battuto l’ungherese Anna Luca Hamori nei quarti di finale con un verdetto unanime: tutti i 5 giudici hanno dato la vittoria all’algerina, quattro con lo score di 29-27 e uno con il punteggio di 29-26.
Khelif è stata accolta dagli applausi del pubblico e ha potuto contare sul tifo caloroso dei molti tifosi algerini presenti sugli spalti. Poi ha lasciato il ring in lacrime, tra l’ovazione degli spettatori.
Khelif nel 2023 è stata esclusa dai Mondiali Iba per il mancato superamento di un imprecisato ‘gender test’. Prima del match di oggi, Hamori ha definito esplicitamente la propria avversaria “un uomo”. Alla fine dell’incontro, la pugile magiara ha stretto la mano alla rivale.
La federboxe ungherese, nelle ultime 24 ore, si è espressa contro la presenza della pugile algerina nel torneo femminile. Il Cio, attraverso le parole del presidente Thomas Bach, oggi ha ribadito che Khelif “è una donna e ha diritto di partecipare ai Giochi”. ADNKRONOS
L’identità sessuale non è una scelta, né un’opzione
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