“Con profondi sentimenti di solidarietà, quarantaquattro anni dopo l’attentato, ci uniamo ai familiari delle vittime e alla Città di Bologna, teatro di una spietata strategia eversiva neofascista nutrita di complicità annidate in consorterie sovversive che hanno tentato di aggredire la libertà conquistata dagli italiani.
A Bologna si consumò uno degli eventi più tragici della nostra storia repubblicana”.
Così Sergio Mattarella ricorda la strage di Bologna.
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“I morti, le immagini della Stazione di Bologna devastata, l’attacco feroce alla convivenza degli italiani, hanno impresso – sottolinea il capo dello Stato – un segno indelebile, il 2 agosto 1980, nella identità della Repubblica e nella coscienza del popolo italiano.
La memoria non è soltanto un dovere ma è l’espressione consapevole di quella cittadinanza espressa nei valori costituzionali che la violenza terroristica voleva colpire e abbattere”.
“A Bologna si consumò uno degli eventi più tragici della nostra storia repubblicana. Una ferita insanabile, monito permanente da consegnare alle giovani generazioni unitamente ai valori della risposta democratica della nostra Patria, che hanno consentito il riscatto e, nell’unità della nostra comunità, la salvaguardia del bene comune”, conclude. ANSA
Per 20 anni la sinistra ha sostenuto che Mambro e Fioravanti erano innocenti