Parigi 2024, sabato match tra la ungherese Anna Hamori e Khelif

Imane Khelif

La controversia intorno al lottatore algerino Imane Khelif continua a scuotere il mondo dello sport, mentre il pugile si prepara ad affrontare l’ungherese Anna Luca Hamori alle Olimpiadi di Parigi del 2024. Khelif, che ha attirato l’attenzione per la sua partecipazione alle competizioni femminili nonostante le contestazioni sui suoi test di idoneità di genere, ha messo in evidenza il dibattito in corso sul genere e sull’equità nello sport.

Un Match che ha scosso il mondo

Khelif ha fatto notizia giovedì scorso quando ha sconfitto in meno di un minuto la pugile italiana Angela Carini. La vittoria rapida di Khelif ha sollevato interrogativi e preoccupazioni tra i tifosi e gli esperti di pugilato. Carini, visibilmente scossa, ha dichiarato di non aver mai sperimentato una forza del genere e ha deciso di ritirarsi, esprimendo il dolore e la frustrazione per l’esito della gara.

In un’intervista dopo il match, Carini ha condiviso le sue emozioni: “Sono abituata a soffrire. Non ho mai preso un pugno del genere; è impossibile continuare. Non mi sono arresa, ma il dolore era troppo intenso e quindi ho detto basta. Me ne vado a testa alta.”

La situazione normativa e le polemiche

Imane Khelif, nonostante la sua squalifica dai Campionati mondiali di pugilato dell’International Boxing Association (IBA) nel 2023 per non aver superato i test di idoneità di genere, è stato autorizzato a partecipare alle Olimpiadi di Parigi 2024. La decisione di permettere a Khelif di competere è stata presa dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO), che utilizza criteri diversi rispetto all’IBA per determinare l’idoneità degli atleti.

Il portavoce del CIO, Mark Adams, ha dichiarato: “Tutte le partecipanti alla categoria femminile rispettano le regole di ammissibilità alla competizione. Sono donne sui loro passaporti, e si afferma che è così.” Tuttavia, la controversia persiste, poiché Khelif è stato identificato come avente cromosomi XY, che sono tipicamente associati ai maschi.

La decisione dell’IBA e le implicazioni

Nel 2023, l’IBA aveva escluso Khelif dai Campionati mondiali dopo che i test del DNA avevano confermato la sua identità biologica maschile. Il presidente dell’IBA, Umar Kremlev, aveva spiegato: “Sulla base dei test del DNA, abbiamo identificato un certo numero di atleti che hanno cercato di ingannare i loro colleghi fingendosi donne. In base ai risultati dei test, è stato dimostrato che hanno cromosomi XY. Tali atleti sono stati esclusi dalla competizione.”

Il prossimo scontro: Khelif vs. Hamori

Nonostante le polemiche, Khelif è pronto per il suo prossimo incontro contro Anna Luca Hamori, l’atleta ungherese, previsto per sabato. La domanda che molti si pongono è se Hamori riuscirà a durare più a lungo di Carini, o se Khelif dimostrerà ancora una volta la sua potenza e il suo dominio sul ring.

La partecipazione di Imane Khelif alle Olimpiadi di Parigi continua a essere un tema di grande discussione e controversia. Vedremo come andrà a finire l’incontro tra Khelif e Hamori.
https://agenparl.eu