“Il mondo intero”, compresa l’Ucraina, vuole che la Russia partecipi al prossimo vertice di pace. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista a diversi media francesi
“La maggioranza del mondo – ha osservato – oggi dice che la Russia deve essere rappresentata al secondo vertice, altrimenti non otterremo risultati importanti. Poiché tutto il mondo la vuole al tavolo, non possiamo essere contrari”.
“I negoziati potrebbero porre fine al conflitto se la Russia lo vorrà”, ha affermato Zelensky, dicendosi ottimista sul fatto che “attraverso la diplomazia, possiamo recuperare i nostri territori”.
Il presidente ucraino ha poi rinnovato i suoi appelli a un sincero aiuto da parte dei partner europei e americani, in un contesto “difficile sul fronte”.
Quanto alla mancata partecipazione all’inaugurazione delle Olimpiadi, Zelensky ha spiegato che avrebbe risposto “con piacere all’invito di Emmanuel Macron, ma il nostro Paese sta attraversando un periodo difficile. I russi stanno colpendo il nostro territorio. A loro non importa che le Olimpiadi si stiano svolgendo proprio adesso. Colpiscono le nostre infrastrutture energetiche da diversi mesi”.
“Senza dubbio possiamo definire le Olimpiadi un evento politico – ha aggiunto – ma per me è soprattutto una grande festa. Per tutti gli atleti, ovviamente, e per la Francia, in primis. Per la nostra squadra, partecipare ai Giochi Olimpici in tempo di guerra è già una vittoria. Ma per il nostro Paese non è una festa”.
Riguardo alla partecipazione di quindici atleti russi e diciotto bielorussi, autorizzati dal Comitato Olimpico Internazionale a partecipare sotto una bandiera neutrale, il presidente ucraino ha commentato: “A volte siamo sorpresi nel vedere che, nonostante siano state imposte le sanzioni, la Russia guadagna denaro dalle risorse energetiche o che alcune delle sue banche funzionano. Queste non sono sanzioni, sono mezze sanzioni. Da qui l’importanza di vietare la partecipazione ufficiale della sua squadra ai Giochi Olimpici, e ringrazio tutti coloro che si sono opposti. Ma anche qui si tratta di mezze sanzioni. Certo, gli atleti russi e bielorussi sono molto meno numerosi, ma nessuno si lascia ingannare”. ADNKRONOS