Carcere Sollicciano, Radicali denunciano Nordio per tortura

Carlo Nordio

Dopo il sopralluogo di ieri a Sollicciano e l’annuncio, oggi è arrivata la denuncia con l’accusa di tortura al ministro della Giustizia Carlo Nordio. A presentarla, alla procura di Roma, il tesoriere dei Radicali Italiani, Filippo Blengino. La denuncia si basa sulle condizioni disumane e degradanti in cui sono costretti a vivere i detenuti del carcere di Sollicciano e di molti altri istituti penitenziari in Italia.

“Si configurano come atti costituenti tortura, rilevanti ex art. 613 bis del codice penale. Nel carcere di Sollicciano i detenuti vivono in condizioni inumane: le condizioni igienico-sanitarie della struttura sono fatiscenti, sono presenti blatte, cimici, topi, muffa e infiltrazioni d’acqua sui muri, sintomo di evidenti problemi strutturali, con vetri e muri pericolanti”, spiega Blengino che ieri aveva effettuato un sopralluogo di oltre due ore insieme a una delegazione dei Radicali.

“La struttura presenta un tasso di sovraffollamento fuori dai limiti massimi previsti dalla normativa. I detenuti vivono in condizioni inaccettabili, molti di loro assumono psicofarmaci, uno ha dichiarato di pensare spesso al suicidio”. Come ha fatto Fedi, 20 anni, lo scorso 4 luglio, scatenando poi una breve rivolta nel carcere.

“Manca l’acqua calda e in alcune sezioni scarseggia l’acqua potabile. Gli agenti di polizia penitenziaria, gli educatori e il personale amministrativo sono insufficienti per il tipo di struttura. Condizioni purtroppo simili a quelle di gran parte degli istituti penitenziari italiani. I detenuti – conclude – subiscono una vera e propria tortura. Ogni volta che riscontreremo situazioni simili presenteremo nuove denunce”.
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