Marocchinate, primo elenco delle violenze compiute a Siena e Provincia

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In occasione dell’ottantesimo anniversario, l’Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate ha approntato un primo elenco delle violenze compiute dai coloniali francesi in provincia di Siena

Sono trascorsi 80 anni, ma in provincia di Siena nessuno ha ricordato le donne e gli uomini violati dai militari del Corpo di Spedizione Francese in Italia.”
Il presidente dell’associazione nazionale vittime delle marocchinate, Emiliano Ciotti, esprime così il suo disappunto sulla questione delle violenze che furono compiute nell’estate del 1944 ai danni della popolazione civile senese da parte dei soldati alleati e in particolare dai magrebini inquadrati nell’esercito francese.

Le violenze generalizzate e incontrollate dei coloniali francesi presero il nome di “marocchinate” e iniziarono con lo sbarco in Sicilia del luglio 1943, proseguirono in Campania, Lazio e Toscana per terminare alle porte di Firenze, quando questi soldati furono ritirati dal fronte italiano per essere utilizzati nello sbarco sulle coste meridionali francesi. Anche a Siena e provincia questi militari misero a segno razzie, furti, stupri e omicidi. Particolarmente colpite Siena, Poggibonsi, San Quirico d’Orcia, Chiusi, Monteroni d’Arbia, Murlo e Sovicille.

Non è stata detta una parola di condanna sugli stupri compiuti dai coloniali francesi a Siena – dichiara Emiliano Ciotti, presidente nazionale ANVM – anche nel senese questi soldati perpetrarono reati gravissimi su donne di ogni età e anche uomini.

Per ricordare le vittime – conclude Ciotti – abbiamo approntato un primo elenco di quanto accaduto in provincia di Siena nel 1944, affinché questi crimini non vengano dimenticati.”

ANVM, associazione nazionale vittime delle marocchinate – 29 luglio 2024

ELENCO PROVVISORIO DELLE VIOLENZE COMPIUTE A SIENA E PROVINCIA DALLE TRUPPE COLONIALI FRANCESI NELL’ESTATE DEL 1944
Elenco in continuo aggiornamento su www.marocchinate.org

Celle sul Rigo (Siena) 25 giugno 1944, otto coloniali tentano di violentare alcune donne ma non ci riescono e feriscono un uomo che voleva difenderle.

San Quirico d’Orcia (Siena), 1 luglio 1944, località Podere Nuovo, un coloniale francese si presenta all’abitazione del contadino Ezio Rabazzi. Il militare è armato di moschetto, piccone, accetta e di un palo di ferro e cerca con questi attrezzi di sfondare la porta. Il Rabazzi, destato dal rumore va ad aprire la porta ma è ferito con un colpo di moschetto a una coscia. L’emorragia all’arteria femorale lo porta alla morte.

Montallese, frazione di Chiusi (Siena), 2 luglio 1944, quattro militari alleati si recano in un podere per cercare delle donne. I quattro fratelli della famiglia Betti si oppongono: tre sono uccisi subito, il quarto morirà per le ferite riportate il 6 settembre 1944.

San Quirico d’Orcia (Siena), 3 luglio 1944, località Favorita, verso le 22 sei coloniali francesi armati di moschetti irrompono in una casa colonica, iniziano a colpire con dei nerbi di bue gli uomini presenti, mentre le donne e i bambini riescono a fuggire dalle finestre, e rubano varia biancheria e due agnelli. La stessa sera, alle 23.30, nove militari si ripresentano e qualificandosi per appartenenti alla Polizia Militare irrompono in casa e perquisiscono quattro uomini, poi rinchiusi in una stanza. Imprigionati gli uomini, si avventano su tre ragazze: Lilia di 20, Gina di 18 e Mafalda di 15 anni e a turno le violentano dopo averle picchiate selvaggiamente con schiaffi e pugni. Dopo la triplice violenza carnale rubano moneta per 15mila lire, due sveglie, alcuni rasoi, scarpe da uomo e da donna, biancheria, galline ed altri oggetti.

Monteroni d’Arbia (Siena), nella notte tra il 3 e 4 luglio 1944, in località Fosso degli Artiglioni, quattro marocchini violentano un ragazzo e lo infettano con una malattia venerea che lo porterà alla morte alcuni anni dopo.

Siena, luglio 1944, quattro donne che avevano accettato del cioccolato da alcuni coloniali francesi sono violentate.

Ville di Corsano (Siena), luglio 1944, coloniale francese viene fucilato dopo aver violentato una donna italiana.

Tressa, Ponte d’Arbia e Buonconvento (Siena), luglio 1944, i coloniali francesi violentano alcune donne e due uomini.

Strove (Siena) 4 luglio 1944, due coloniali della 4^ Divisione Marocchina da Montagna cercano di violentare una donna incinta e uccidono un anziano di 83 anni che tenta di difendere la donna.

Radda in Chianti (Siena) un sottufficiale sudafricano tenta di violentare una ragazza di 25 anni.

Monteriggioni (Siena), 9 luglio 1944, in località Basciano due soldati marocchini fermano un carabiniere sbandato, tale Pasquale Pennini, e sotto la minaccia di un fucile lo rapinano del portafoglio e oggetti personali.

Murlo (Siena), frazione di Lupompesi, un coloniale francese uccide Bruno Bellini e Agostino Lorenzetti e ferisce a fucilate la moglie di quest’ultimo, Vittoria Cortonesi. I due morti saranno riconosciuti nel dopoguerra come Caduti civili per la lotta di liberazione.

Siena, luglio 1944, nell’ospedale sono ricoverate 24 bambine tra i 12 e i 14 anni che sono state violentate dai coloniali francesi.

Taverne d’Arbia, Collanza e Leonina (Siena), luglio 1944, nove donne, tra le quali una ragazzina di 14 anni, sono seviziate dai coloniali francesi e sono ricoverate in ospedale.

San Quirico d’Orcia (Siena), 5 luglio 1944, Podere “Coroglie”, due soldati coloniali “marocchini o algerini” entrano in un’abitazione colonica e sotto la minaccia dei fucili sequestrano 17 persone (sette uomini, tre bambini e sette donne) che sono in cucina intenti a cenare. Nel frattempo giungono una dozzina di militari che, con la solita scusa di cercare soldati tedeschi sbandati, iniziano a perquisire la casa. Rinchiusi tutti i civili in una stanza, si impossessano di sei coperte di lana, una quindicina di paia di lenzuola, una macchina da cucire, una ventina di camicie da donna, stoffa varia, e di un corredo da sposa. Infine, afferrano Assunta T. e la violentano a turno, “insensibili alle suppliche dei congiunti” della poveretta.

Poggibonsi (Siena), 15 luglio 1944, coloniali francesi picchiano e tentano di violentare un uomo.

Sovicille (Siena), 16 luglio 1944, sono uccisi un contadino e due suoi aiutanti. Essendo i tre fiancheggiatori dei partigiani, inizialmente del triplice delitto sono accusati fantomatici fascisti datisi alla macchia, ma le indagini dei Carabinieri accertano che i tre sarebbero stati strangolati (alcune fonti parlano di sgozzamento e successiva evirazione dei genitali) da alcuni coloniali francesi irritati perché il contadino aveva denunciato un loro commilitone reo di aver stuprato una ragazzina di 15 anni.

Sovicille (Siena) luglio 1944, in località Recenza i coloniali francesi violentano un’anziana.

Monticiano (Siena), luglio 1944, i coloniali francesi si abbandonano a violenze di ogni genere. Ne fanno le spese anche una staffetta partigiana tale Lidia e il partigiano Paolo, entrambi violentati dalla soldataglia.

Poggibonsi (Siena), 18 luglio 1944, coloniali francesi entrano in un’abitazione e violentano la moglie di un medico e la sua cameriera diciottenne.

Poggibonsi (Siena), 18 luglio 1944, coloniali francesi durante la notte violentano due donne di 34 e 25 anni e feriscono le rispettive madri che tentano di difenderle.

Colle Val D’elsa, località Mensanello (Siena), 21 luglio 1944, la sera un gruppo di coloniali, provenienti da un accampamento militare vicino, irrompono in un’abitazione, fanno fuoco e uccidono un uomo, feriscono gravemente due giovanotti e una coppia di coniugi.

Siena, 21 luglio 1944, un coloniale esplode un colpo di fucile contro un contadino, tale Mario Becchelli, che sta lavorando nel suo terreno e lo ferisce.

Poggibonsi (Siena), 23 luglio 1944, una donna è violata da alcuni militari alleati.

Casole d’Elsa (Siena), 24 luglio 1944, un gruppo di coloniali aggredisce nella sua abitazione Ermellina C. provocandole diverse ferite ed ecchimosi.

Monteriggioni (Siena), 24 luglio 1944, una donna viene ferita dai militari francesi.

Colle Val d’Elsa (Siena), 24 luglio 1944, un coloniale francese tenta di violentare una donna, il marito si oppone ed è ferito gravemente.

Siena, 28 luglio 1944, un soldato indiano violenta una ragazza italiana.

Siena, 8 agosto 1944, due militari alleati fermano il dottor Ezio Poggi con la scusa di chiedergli l’ora e puntandogli contro una pistola lo rapinano dell’orologio.

Radda in Chianti (Siena), 18 agosto 1944, due militari inglesi di colore entrano in un’abitazione e sotto la minaccia delle armi costringono due coniugi ad andarsene. Poi tentano di violentare la figlia dei due.

Montepulciano (Siena), 22 agosto 1944, località Coggiole, quattro militari inglesi si recano nell’abitazione del colono Azzelio D. B. e si fanno consegnare una damigiana di vino con il pretesto che serve al loro Comandante e se ne vanno senza pagare.

Siena, agosto 1944, il Vescovo segnala ai carabinieri che “militari alleati, prevalentemente Sud-Africani si recano di frequente di sera a molestare gli inquilini degli stabili di via Garibaldi-via Montanini, Piazza Sole ed all’ex barriera del Dazio (trattoria dei 3 mori) di questa città. I predetti militari tentano anche di penetrare attraverso le finestre, negli appartamenti allo scopo di trovare delle donne.”

Sovicille (Siena), 6 ottobre 1944, un individuo con uniforme militare color kaki e al braccio la fascia MP, Polizia Militare Americana, armato di pistola e qualificatosi come appartenente alla polizia alleata, con la scusa di cercare armi e documenti fascisti perquisisce due case coloniche e si impossessa di 10.000 lire appartenenti a Alfredo Brogi e 39.000 a Gino Saventi.

Monteriggioni (Siena), 3 novembre 1944, quattro militari alleati a bordo di un automezzo giungono in Tenuta Pozzo, minacciano i contadini, si impossessano di 6 oche e uccidono a colpi di pistola tre scrofe portandone via una.

Monteriggioni (Siena), 12 novembre 1944, quattro militari alleati sparano e uccidono un maiale femmina a un contadino.

Bonellino di Pienza (Siena), 15 novembre 1944, tre sconosciuti con indosso indumenti militari alleati e che parlano a stento l’italiano, si presentano nell’abitazione del colono Anselmo Olivieri e lo costringono a preparare loro la cena. Consumato il pasto, due tengono sotto tiro delle pistole la famiglia mentre il terzo obbliga il padrone di casa a seguirlo e gli sottrae 8.000 lire, due orologi, una catena d’oro, due anelli, per un valore complessivo di 15.000 lire.

Montepulciano (Siena), 20 novembre 1944, tre militari alleati rapinano il civile Anselmo Olivieri.

Colle Val D’Elsa (Siena), 6 dicembre 1944, otto militari alleati giungono a bordo di un camion nel podere in località “Casacce” e rubano un suino del peso di 130 chili. Mentre i cinque effettuano la rapina, gli altri tre tengono sotto il tiro delle pistole il contadino e la sua famiglia.

Castelnuovo Berardenga (Siena), 13 dicembre 1944, soldati sudafricani ubriachi irrompono in una sala dove si sta svolgendo un concerto bandistico e picchiano i civili italiani presenti.

Monteroni d’Arbia (Siena), 12 gennaio 1945, una jeep militare sbarra la strada a un camion. Scendono due soldati della Polizia Militare che derubano i quattro civili che sono a bordo e poi si dileguano.

Dott. Silvano Olmi – Giornalista, Vice Presidente Nazionale ANVM