Oms ha pronto un milione di vaccini antipolio per Gaza
I vaccini fateli ai transumani, malthusiani, satanisti e woke.
Non da ora, i Centri Federali per il Controllo delle Malattie (CDC) hanno ammesso che il vaccino vivo è diventato la causa dominante della poliomielite negli Stati Uniti oggi. Infatti, secondo le cifre rilasciate dal CDC, l’87% di tutti i casi di polio negli USA registrati tra il 1973 e il 1983 (eccetto casi importati) sono stati causati dal vaccino.
Di fatto il vaccino della polio inventato da Albert Sabin premio Nobel negli anni Cinquanta, usa reni e testicoli di scimmia.
Quasi sempre, su questi tessuti animali vi sono altri virus o batteri diversi da quelli di cui si vorrebbe l’immunizzazione, con la conseguenza che la loro introduzione nel sangue costituisce un salto nel buio: non si sa quali effetti potrebbero avere, a breve o a lungo termine.
In generale, va detto, e la cosa è provata anche dalla letteratura scientifica della medicina occidentale, che qualsiasi intromissione nel sangue (iniezione) di qualsivoglia sostanza (anche le più innocue), è potenzialmente dannosa per l’organismo, che è programmato a usare l’apparato digerente per l’introduzione di qualsiasi sostanza proveniente dall’esterno, mai direttamente nel sangue.
Il vaccino antipolio Sabin è riconosciuto in grado di provocare la sindrome di Guillain-Barré (poliradiculoneuropatia infiammatoria acuta).
(Oggi i Media sono a libro paga di Big Pharma e riportano solo nelle cronache locali, e solo in alcuni casi non meglio definiti, i probabili danni di vaccino definiti “malore improvviso”. Solo 20 anni fa non era cosi. ndr)
Firenze: “Colpito dall’encefalite (e ridotto allo stato vegetativo) dopo l’antipolio: per la prima volta lo Stato condannato. Alla famiglia arrivano 2 miliardi” (Messaggero, 3.X.1996)
Mantova: “Paralizzata dall’antipolio” (bimba di 5 mesi; Corriere dell’Umbria, 12 XI 1997).
Mantova: “Sei mesi, perde l’uso di una gamba dopo l’antipolio” (Messaggero, 11.I.1998)
Latina: “I genitori di 8 bambini colpiti da polio a seguito del vaccino fondano una associazione” (Messaggero, 2 XII 1999).
Ascoli (Acquasanta Terme): “Bambina muore dopo il vaccino” (era antipolio, Il Messaggero, 18.VII.2004).
Sarzana: “Autistico dopo l’antipolio. Il tribunale lo risarcisce con 2500 euro al mese” (Nazione, 5.XI.2007. La vaccinazione avvenne nel 1987, la battaglia legale inizia nel 2000 e si conclude nel 2007).
Nel 2003 erano 400 le famiglie indennizzate per danni da vaccino ai sensi della 210/92, e questo numero non include le numerosissime famiglie, specie meridionali, che per estremo di deferenza alla classe medica non osano discutere il responso delle commissioni mediche che escludono sistematicamente la connessione tra danno, anche letale, e vaccino; questo numero non include tutti coloro che ignorano l’esistenza della legge 210/92, e che non sono inclusi nel novero ufficiale dei danneggiati; e tra chi ignora questa legge vanno inclusi persino numerosissimi sanitari.
Un’inchiesta interna del Ministero della sanità (Ministro era Raffaele Costa) nel 1992 ha scoperto che l’80% delle Asl del nostro paese (516 su 632) non registra affatto gli effetti collaterali e indesiderati da farmaci.
Sul fatto che sono in corso politiche maltusiane, non vi sono dubbi. Queste politiche per la riduzione della popolazione vengono attuate anche mediante i vaccini, e tra i più indiziati c’è proprio l’antipolio che aumenta il rischio di linfoma non-Hodgkin, e dei tumori in generale come del resto fanno tutti i vaccini, cosa messa in evidenza già 40 anni fa.
Scrivono gli autori di una delle monografie più complete e aggiornate sul tema delle vaccinazioni: verso la metà degli anni sessanta comincia, in quasi tutti i paesi industrializzati, la campagna di vaccinazione di massa contro la polio e qualche anno dopo emerge che la vaccinazione antipolio rappresenta un fattore che aumenta il rischio di linfomi e leucemie.
Nel 1975 viene pubblicato uno studio finlandese in cui si attesta come il vaccino antipolio comporti un aumento del rischio per leucemia, e l’anno successivo viene documentata linfadenite postvaccinale trasformatasi in linfoma di Hodgkin.
Ci sono scienziati che denunciano una sistematica censura anche su altri aspetti inquietanti della ricerca sul vaccino antipolio. Uno di questi è il professor J. Cribb che pubblica le proprie conclusioni su una prestigiosa rivista […] nel giugno 2001: “La discussione scientifica sull’ipotesi che il vaccino antipolio sia all’origine della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) è stata sistematicamente soppressa per oltre 12 anni”. Si può forse dichiarare apertamente che sono in corso politiche maltusiane contro gran parte dell’umanità?
Scrivevano ricercatori della S. Francisco University nel 1994: “È noto che i vaccini antipolio furono contaminati con almeno un virus delle scimmie, l’SV40. Il trasferimento di questo virus dalle scimmie all’uomo attraverso vaccini contaminati è particolarmente rilevante per la sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS), poiché l’agente che causa l’Aids, il virus umano HIV, si pensa derivi da un virus precursore delle scimmie. Noi supponiamo che la pandemia di Aids possa esser stata originata dai vaccini antipolio contaminati somministrati ad abitanti dell’Africa Equatoriale dal 1957 al 1959”
Questo stesso SV40 è stato in effetti riscontrato anche nel vaccino Sabin contro la poliomielite con cui per anni sono stati vaccinati milioni di bambini.
Ebbene, allo stesso modo, tanto in coloro che avevano ricevuto l’antipolio di tipo Salk (Rockfeller), tra il 1955 e il 1963, quanto in coloro che avevano ricevuto il Sabin, negli anni successivi, si sono riscontrate presenze del virus. Frammenti del DNA del virus proveniente dal vaccino Sabin sono stati trovati in alcuni tumori umani; ma è soprattutto nel mesotelioma pleurico che si riscontra una straordinaria presenza del virus di origine vaccinica.
Si consideri anche che cellule renali di scimmia sono usate estensivamente per la produzione di vaccini antivirali come l’antipolio.
Una dipendente federale, la dottoressa Bernice Eddy, decise di sua iniziativa di sottoporre a test di cancerogenicità gli estratti delle cellule renali di scimmia usati per produrre vaccini antipolio. Usò criceti e scoprì che sviluppavano tumori simili a quelli già indotti nei topi. Questi risultati però vennero ignorati e allora la dottoressa Eddy decise di illustrarli pubblicamente durante un convegno scientifico nel 1990. Fu punita con il divieto di effettuare ulteriori test e con la proibizione di pubblicare studi per oltre un anno. Il consiglio di non utilizzare tessuti di scimmie per produrre vaccini non fu mai seguito, specialmente a fronte della pressione della Lederle/American Cynamid per continuare a usare le scimmie. Semplicemente si è passati dal macaco alla scimmia verde africana.
Inoltre le scorte di vaccino antipolio con SV40 non furono eliminate dal mercato, né si sospese la somministrazione ai militari di vaccino adenovirale, anch’esso contenente SV40…
Ora la storia rischia di ripetersi di fronte alla resistenza della FDA e delle industrie a dirigere gli studi su altri virus delle scimmie che potrebbero essere trasmessi all’uomo attraverso il vaccino antipolio. Infatti le scimmie verdi africane generalmente non presentano l’SV40, ma portano a corredo altri virus, come il citomegalovirus delle scimmie (SCMV).
A proposito di Polio, l’Oms ha pronto un milione di vaccini per Gaza. Ma oltre a quanto riportato sopra sappiate che nel 1995 si è scoperto che l’OMS, di concerto con la Banca Mondiale, i Centers for Disease Control e la “filantropica” Fondazione Rockefeller, aveva da 25 anni finanziato la ricerca per la produzione di un vaccino defertilizzante. Vaccino che alla fine prese la forma di antitetanico e nel quale era stato segretamente introdotta della gonado-tropina coriale umana (hCG) veicolata nell’organismo grazie al tossoide del tetano. In questo modo sarebbe stata altissima la probabilità di aborto.
Sappiate che, col proclama di sconfiggere il “tetano neonatale”, l’OMS fece vaccinare milioni di donne delle Filippine, del Messico e del Nicaragua e Tanzania tra i 15 e i 45 anni. E siccome il protocollo prevedeva 5 richiami di antitetanica in un anno e appariva desueto, ci fu chi ebbe il coraggio di sospettare e di affidare le fiale di antitetanica ad un laboratorio indipendente, che scoprì la strana e non dichiarata presenza della gonado-tropina umana; anticorpi di hCG furono trovati in 27 donne vaccinate su 30. I rappresentanti ufficiali dell’OMS cercarono dapprima di negare, poi di minimizzare, infine presentarono scuse pubbliche ed ufficiali.
L’OMS ha patrocinato tra il 1967 e il 1980 la vaccinazione antivaiolosa per circa cento milioni di persone in Africa Centrale (Zaire, Zambia, Tanzania, Uganda, Malati, Ruanda e Burundi) e proprio lì si è avuto il più vasto focolaio di Aids al mondo.
Il virus della poliomelite è stato rilevato nella Striscia di Gaza nelle acque reflue?
Altro elemento che fa sospettare essere il vaccino antipolio strumento di politiche maltusiane è questo: il San Francisco Chronicle ha rivelato, nel 2001, documenti che provano come lotti di vaccino antipolio siano stati messi in commercio anche dopo che vi era stato individuato l’SV40. Nel corso del processo intentato alla Cia, il dottor Gotlieb, oncologo (che sarà direttore del National Cancer Institute), ha ammesso di avere versato, nell’ottobre del 1960, una grande quantità di virus nel fiume Congo (nello Zaire) allo scopo di inquinarlo e contaminare le popolazioni che ne utilizzavano l’acqua. http://www.ccid.org/addviruses/sv40.htm.
Chi ci assicura che oggi non sia stata fatta la stessa cosa?
(Ora, ognuno faccia le proprie considerazioni, ma sappia che tutte le malattie che si manifestano in condizioni di emergenza, come quelle di Gaza, regrediscano elevando il livello di igiene, di pulizia, di qualità di vita. Con i vaccini la vita è sicuramente in pericolo ndr.)
La Redazione