“Sono talmente così omofobi che vedono gay da tutte le parti: dal festival di Sanremo alle Olimpiadi di Parigi”
Sport e politica, Olimpiadi ed elezioni. Parigi 2024 si sta trasformando sempre di più in una grande vetrina per il presidente francese Emmanuel Macron. L’Eliseo, uscito sconfitto sia alle Europee sia alle legislative nazionali, sta sfruttando il palcoscenico dei Giochi per provare a rifarsi il trucco, ormai sbiadito a forza di pianti dopo le continue batoste alle urne. La strategia è sempre la stessa: mostrare una Francia sempre più aperta alle differenze e, soprattutto, piegata al volere della retorica gender fluid e alla dittatura del politicamente corretto.
In una Francia sempre più attenta a non urtare la sensibilità dei religiosi di fede islamica, ad avere la peggio sono proprio i valori dell’Occidente. Ne è un chiaro esempio quell’Ultima Cena portata in scena nella cerimonia d’apertura dei giochi, Ultima cena in salsa lgbtq+. Le polemiche, infatti, sono state furibdone.
“Aprire le Olimpiadi insultando miliardi di Cristiani nel mondo è stato davvero un pessimo inizio, cari francesi. Squallidi”, ha scritto su X il segretario della Lega Matteo Salvini. Dello stesso avviso anche l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini. Il capogruppo di Ecr, sempre sul social di Elon Musk, ha ironizzata sulla parata messa in scena da Macron per strizzare l’occhio alle associazioni lgbtq+. “Mi è piaciuta molto la cerimonia del Gay Pride – ha commentato su X -. Sapete quando è prevista quella delle Olimpiadi?”.
Ma c’è chi quella cerimonia, criticata in tutto il mondo, la difenda. Ovvero la sinistra italiana, che usa le critiche della destra per dar contro la destra stessa. Siamo insomma al paradosso, si flirta col grottesco. Ed ecco così il buon Angelo Bonelli, pronto a difendere Macron e i suoi giochi dalle accuse di blasfemia.
“Procaccini, Salvini e la destra italiana offendono le Olimpiadi e dimostrano quanto Giorgia Meloni non sia differente dalla Lega di Vannacci, entrambi seguono le idee dell’ex generale – ha commentato il portavoce dei Verdi -. Sono talmente così omofobi che vedono gay da tutte le parti: dal festival di Sanremo alle Olimpiadi di Parigi passando per la festa di Santa Rosalia. Sono così ossessionati che non vogliono dare i diritti e proteggere le comunità gay LGBTQ+ che subiscono violenze omofobe ogni giorno. Tutto questo mentre il partito di Giorgia Meloni è impegnato a difendere chi nel suo partito inneggia al duce, al fascismo all’antisemitismo. Poi Meloni – ha poi aggiunto – si lamenta che è isolata in Europa, è la naturale conseguenza di quello che sono: nostalgici del regime“.
“Vedono gay da tutte le parti...”. Che strana accusa quella lanciata da Bonelli. Non è proprio lui – in buona compagnia, tra i progressisti italiani – a vedere ovunque il fascismo anche quando il fascismo non c’è o non c’entra nulla? Già, ogni tipo di visione è funzionale a qualcosa. Nel caso in specie ad attaccare le forze di maggioranza.
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