ROMA, 27 LUG – Il virus della poliomelite è stato rilevato nella Striscia di Gaza nelle acque reflue dopo nove mesi ininterrotti di guerra e di crisi umanitaria: una potenziale emergenza che si sovrappone, fra le altre cose, a diarrea, malattie respiratorie ed epatite A, a fronte di malnutrizione, fame, di un accesso limitato ad acqua pulita e dell’incapacità (impossibilità, ndr) delle strutture sanitarie di funzionare. A denunciarlo è il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Ghebreyesus, che in una lettera al quotidiano The Guardian annuncia l’invio a Gaza di oltre un milione di vaccini anti-polio e chiede un immediato cessate il fuoco e una ripresa consistente degli aiuti umanitari per poterli somministrare.
“Dall’inizio di maggio – si legge in un passaggio della lettera – , quasi un milione di persone è stato spostato da Rafah a Khan Yunis e Deir al-Balah, dove è stata rilevata la presenza del virus della polio. E se finora non ci sono stati casi conclamati di poliomelite, se non si interviene immediatamente sarà solo questione di tempo prima che la malattia raggiunga migliaia di bambini rimasti senza protezione. I bambini sotto i cinque anni sono a rischio, e ancora di più quelli sotto i due anni, perché molti di loro potrebbero non essere stati vaccinati durante i nove mesi di guerra.
L’Organizzazione mondiale della Sanità – si legge ancora – sta quindi inviando a Gaza oltre un milione di vaccini che saranno somministrati nelle prossime settimane per evitare che i bambini vengano infettati. Tuttavia, senza un immediato cessate il fuoco e una consistente accelerazione dell’assistenza umanitaria, che includa una campagna vaccinale mirata ai bambini piccoli, la gente continuerà a morire per malattie che si possono prevenire e da ferite che si possono curare”, scrive Tedros. (ANSA)