SCI E CHI MI CHE, strumento malthusiano della tecnocrazia?

scie chimiche

Lo scopo delle élite globaliste che sostengono il NWO, l’oligarchia massonica, satanica, malthusiana, transumana e  mondialista è la riduzione della popolazione?

Gli obiettivi malthusiani vengono perseguiti dalle élite globaliste in tutti i modi possibili: favorendo le guerre, provocando disastri come terremoti e alluvioni, producendo inquinamento ambientale ed elettromagnetico o favorendo la sterilità, le varie malattie, soprattutto il cancro e l’Aids. Per finalità politiche, misantrope, ideologiche e transumane, il vero pericolo che avanza contro di noi è una politica di riduzione della popolazione, anche con l’ausilio di una manipolazione genetica fuori controllo per indurre pericolose mutazioni nel genoma umano mediante farmaci e programmi di vaccinazione di massa ai quali, obnubilati come siamo, docilmente ci sottoponiamo.

Si legge in una ricerca che, durante la seconda guerra mondiale, sono iniziate le sperimentazioni di armi biologiche. Nel 1942, ad esempio, i Giapponesi, in Nuova Guinea, iniettarono all’inconsapevole tribù dei Fore tessuti di cervello di pecore malate del morbo della mucca pazza (Creutzfeld-Jacob). Dopo 5 anni i Fore cominciarono a soffrire di “kuru”, come dicevano loro, ossia deperimento, con insorgenza di tremori, perdita di appetito e poi morte. Il loro cervello era ridotto in poltiglia.

Nel 1948 a Camp Detrick, presso Frederick, nel Maryland, ci fu un incidente dove molti lavoratori furono infettati da una forma terribile di brucellosi: stavano lavorando per fare della Brucella un’arma biologica di maggior efficacia. Ebbene combinando il batterio Brucella con un virus Visna, se ne ottiene una forma che non è propriamente virus né batterio, una forma talmente microscopica che non è rilevabile, quando presente, dalle comuni analisi del sangue, bensì solo ricorrendo alla reazione della catena della polimerasi fatta su tessuti danneggiati: si tratta del micoplasma, che possiamo considerare il principio attivo della Brucella.

Scrive Donald Scott: Sono in possesso di tutti i documenti ufficiali che dimostrano che il micoplasma è l’agente patogeno della sindrome da affaticamento cronico (fibromialgia), così come dell’Aids, della sclerosi multipla e di molte altre malattie; di questi documenti, l’80% sono governativi ufficiali canadesi o statunitensi, mentre il restante 20% è costituito da articoli destinati a riviste e recensite da JAMA, New England Journal of Medicine ed il Canadian Medical Association Journal.
Gli articoli delle riviste e i documenti governativi si completano a vicenda.

L’ulteriore passo della ricerca militare (gli Usa sono i maggiori produttori al mondo di armi batteriologiche e il paese dove, per legge, le case farmaceutiche sono affiliate all’esercito) è riuscito a trasformare l’agente patogeno in forma cristallina, in modo che lo si potesse veicolare senza deteriorarsi per irrorazione aerea, inserito nella catena alimentare oppure facendone come veicolo trasmettitore insetti come zanzare. Una tazza di questo agente è in grado di far ammalare l’intera popolazione del Canada.

Ebbene già nel lontano 1969 se ne conoscevano anche i dosaggi. Aumentandone la virulenza alla settima potenza l’agente procura deperimento fisico e depressione; all’ottava potenza è in grado di provocare la sindrome da affaticamento cronico (encefalomielite mialgica); alla decima potenza si ottengono i sintomi tipici dell’Aids, con morte entro un certo lasso di tempo.

Del micoplasma, derivato dalla Brucella modificata e cristallizzata, il mondo medico non sa nulla perché, essendo tecnologia militare, non deve esser resa nota. Essa come tale è brevettata dall’esercito.

Sono noti vari episodi in cui fu testata sulla popolazione l’efficacia di questa arma biologica, usando come vettore di diffusione la zanzara come nel 1957, a Punta Gorda in Florida dove, una settimana dopo una enorme invasione di zanzare, si verificò una mai registrata epidemia di sindrome da affaticamento cronico, con 450 ricoveri.

Il secondo test avvenne nel 1984 nella valle di St Lawrence Seaway, tra Kingston e Cornwall: 5 settimane dopo la solita misteriosa invasione di zanzare si ebbero 700 casi di encefalomielite mialgica.

Nel febbraio del 1962 negli USA fu varato lo “Special Virus Cancer Program”, che ufficialmente si doveva occupare di ricerca anticancro, mentre poi è venuto a galla che esso fu varato dalla Cia insieme al National Institute of Health allo scopo di metter a punto un agente patogeno contro il quale l’uomo non abbia alcuna immunità naturale.
Scott ritiene che questo tipo di ricerca sia stato avviato al fine di “tenere sotto controllo la popolazione”.

Nel 1997 il Pentagono ha rivelato che nel 1953 il governo americano chiese e ottenne da quello canadese di poter testare sui 500.000 abitanti della città di Winnipeg una nuova arma chimica, il cancerogeno solfuro di zinco cadmio, che fu spruzzato da aerei e camion per 36 volte successive.
Al povero sindaco della città fu detto che si trattava di una nebbia chimica che avrebbe protetto la città da un possibile attacco nucleare. Consentitemi d’ora in poi di definire “sindrome di Winnipeg” la cieca fiducia nelle versioni ufficiali dei fatti.

Sulle scie chimiche c’è assoluto silenzio mediatico e pochissimi ne hanno sentito parlare.
Si tratta delle scie chimiche lasciate da certi aerei che solcano i nostri cieli. Non è vapore acqueo, o residuo della combustione del motore; ne è prova il fatto che persistono a lungo in cielo, mentre altri semplici aerei di linea non lasciano quelle lunghissime scie, che tra le altre cose pare contengano silicio, alluminio, sali di bario (qualcuno parla anche di torio radioattivo).

Sulla vicenda c’è stata perfino un’interrogazione parlamentare a firma di Ruzzante e Sandi del 27 X 2003, rivolta a ben quattro Ministeri, che non hanno fornito risposta.
Ebbene, chi ne è al corrente all’interno delle istituzioni, grazie alla sindrome di Winnipeg, dorme sonni tranquilli, pensando che sicuramente si tratta di una tecnologia militare volta a proteggerci, oppure volta a migliorare la nostra salute.
Assodato che esiste una ricerca volta a mettere a punto armi biologiche per la guerra o per la riduzione della popolazione, dobbiamo chiederci se la presenza nei vaccini di microrganismi, virus e amebe (anch’esse producono encefaliti) sia puramente casuale.

Dichiara un ex ricercatore dei National Institutes of Health: Nel vaccino contro il morbillo Rimavex abbiamo rilevato la presenza di virus dei polli; nel vaccino antipolio la presenza di acanthamoeba, la cosiddetta “ameba mangiacervello”, nonché il citomegalovirus della scimmia. Virus schiumoso della scimmia nel vaccino antirotavirus. Virus del cancro aviario nel vaccino MMR.

Vari microrganismi nel vaccino contro l’antrace. Ho riscontrato la presenza di inibitori di enzimi potenzialmente pericolosi in vari vaccini. Virus di anatra, cane e coniglio nel vaccino antirosolia. Virus della leucosi aviaria nel vaccino antinfluenzale. Pestivirus nel vaccino MMR.107 103 SCOTT 2002, p.18. 104 Ivi, p.20. 105 Vedi l’articolo di Robert Russo (corrispondente a Washington) sul Toronto Star del 15 maggio 1997.

Le notizie di sperimentazioni fatte 70 anni fa sono state desecretate, perciò si sa quanto segue:
San Francisco 1957: test di attacchi batteriologici di Bacilllus globigii e Serratia marcescens- Minneapolis 1953: test di rilasci di zinco-cadmio
St. Louis 1953: test di rilasci di zinco-cadmio
Washington DC 1953: test di rilasci di zinco-cadmio
Florida 1955: test di epidemia di pertosse
Florida 1956-58: test di diffusione di zanzare
New York City 1956: test di irrorazione nella metropolitana del Bacillus subtilis variant niger Chicago 1960: test di irrorazione nella metropolitana del Bacillus subtilis variant niger.
Per non parlare del potente cancerogeno, simile all’Agente Orange, da irrorare dall’alto, dal nome di Malathion, i cui utilizzi non sono stati desecretati.

RAPPOPORT 2006; si tratta di un’intervista fatta da Rappoport a un ricercatore del NIH in pensione che ha preferito restare anonimo per non subire ritorsioni.
Questi ricercatori, per lo più guidati da Robert Gallo,e per lo più facenti parte della Litton Bionetics (della galassia Rockefeller, come le principali case farmaceutiche produttrici di vaccini) dalla fine degli anni Sessanta, guarda caso proprio a seguito dello Special Virus Cancer Program, hanno iniziato a combinare virus di scimmia col virus RNA della leucemia felina, o con quello del sarcoma della leucemia dei polli (che causa consunzione e immunosoppressione), per poi coltivarli lungamente su tessuti umani (globuli bianchi) in modo che sviluppassero quello che in gergo si chiama “apparato di attaccamento”(proteine tipo la gp 120), che consente il salto di specie.
Questo tipo di ricerca, nella quale il virus scimmiesco SV40 ed altri virus di scimmie vennero adoperati e poi mutati o incrociati con altri virus cancerogeni animali, iniziò negli anni Sessanta.

I contratti che sono riprodotti nel libro Emerging Virus dimostrano che il 12 febbraio 1962 iniziò lo Special Virus Cancer Program. Esso era un programma estremamente segreto e ben finanziato che venne reso noto dopo che alcune persone all’interno dell’Istituto Nazionale di Sanità compresero di aver appena inoculato vaccini infestati da virus cancerogeni in più di cento milioni di persone in tutto il mondo.109 L’ex direttore della sezione di Oncologia virale del Dipartimento di Biologia dell’americana FDA.

W. J. Martin, che ha scritto l’introduzione al libro di Horowitz, dice che non c’è ragione per cui le autorità non ripuliscano i vaccini da tali virus essendoci capacità e tecnologie per farlo.
Horowitz conclude l’intervista dicendo che: “questo adempie ad un evidente e ben articolato, ben documentato programma di riduzione della popolazione”. Il nome del progetto segreto di sviluppo di armi batteriologiche sarebbe stato, secondo Horowitz e altri autori, quello di “MK Naomi”, capitolo particolare del più generale “MK Ultra Mind Control and Population Control Program”, guidato dalla Cia, per il quale solo nel 1970 il Dipartimento della Difesa statunitense stanziò 10 milioni di dollari per un quinquennio di ricerche.

HOROWITZ 1996; questo libro, la cui pubblicazione è stata per molto ostacolata, ha messo in evidenza aspetti per nulla noti della storia della virologia che dovevano restare segreti.

Intervista ad Horowitz, pubblicata su Nexus ed it., 1999, V, n. 19, p.22 110 Ivi, p. 21. 111 Ivi, p.22

“La nomina del dott. Henry Kissinger nel 1968 come Consigliere della Sicurezza Nazionale – la posizione più influente nella Casa Bianca di Nixon – è degna di nota. Il vice di Kissinger era il sig. Roy Ash, presidente delle industrie Litton – fra i maggiori appaltatori di armi militari, e collegate alla ditta che aveva in appalto le armi biologiche dell’esercito, la Litton Bionetics, con cui lavorava il dott. Gallo del National Cancer Institute. I contratti militari della Litton, durante la prima amministrazione Nixon, superarono i 5 miliardi di dollari. La Litton Bionetics ricevette all’incirca 2 milioni di dollari all’anno in questo periodo sotto uno dei contratti dell’NCI intitolato ‘Investigazioni sulla cancerogenesi virale nei primati’.
Un altro contratto chiedeva alla Bionetics la fornitura ai ricercatori dell’NCI in tutto il mondo di primati per studi sul cancro.

In questo stesso periodo, il Congresso assegnava al Dipartimento della Difesa la stessa cifra, 2 milioni di dollari all’anno, per lo sviluppo di virus simili a quello dell’AIDS […] Fra il 1969 e il 1976, Kissinger ebbe anche la direzione del potente Comitato dei 40, che autorizzava azioni della Cia sotto copertura in Africa Centrale, nelle vicinanze di dove per la prima volta Aids e Ebola scoppiarono. Ebola inizialmente colpì una donna sudafricana nel 1975, e poi diverse centinaia di persone nel Sudan meridionale e nello Zaire settentrionale nel1976.

L’Aids, naturalmente, fu visto inizialmente nello stesso momento in Africa Centrale e nella città di New York nel 1978. Sotto le direttive del Consiglio per la Sicurezza Nazionale di Kissinger, la USAID (United States Agency for International Development [Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale]) cominciò a concentrare verso la fine degli anni 1960 vaste risorse sul controllo delle popolazioni del Terzo Mondo.

Una ricerca su Internet di testi su ‘USAID’, ‘population control’, ‘vaccines’, e ‘World Health Organisation [Organizzazione Mondiale della Sanità]’ tra il 1970 e il 1975 ha rivelato 733 studi ‘USAID population control’ [Controllo della popolazione da parte dell’USAIDS]. La stessa ricerca, dopo il 1975, non ne ha trovato nessuno. L’intero campo del ‘controllo della popolazione’ è sparito dalla vista. Il titolo di questa tematica è stato abolito e sostituito con il più confortevole ‘sanità.

Per coloro che, Horowitz in testa, ritengono senz’altro che i “vaccini” siano uno strumento malthusiano, e che ritengono i virus in essi contenuti deliberatamente e segretamente introdotti per produrre malattie inventate nei laboratori di ricerca, le affermazioni di autori come Robert Gallo e dello stesso Hooper sull’origine dell’Aids e di altri virus emergenti, come l’Ebola, sono da riguardare come disinformazione scientifica.

Infatti Gallo nel 1984, circa l’origine dell’Aids, avallò, attraverso la stampa, la tesi del passaggio “fortuito” di virus scimmieschi, attraverso i vaccini, nell’uomo, nel cui organismo poi si sarebbe compiuto l’adattamento e il salto di specie di tali virus. Ebbene questa tesi sarebbe stata data in pasto al grande pubblico e al mondo scientifico proprio per nascondere che l’adattamento e il salto di specie dei virus venivano realizzati con lunghe procedure nei laboratori di ricerca della Litton Bionetics e della Hazeltine, dove si trattava di coltivarli su tessuti umani per molto tempo prima che i virus sviluppassero l’ “apparato di aggrappamento”, cioè proteine compatibili con l’organismo umano. Questo è parte del dibattito, il lettore si faccia la propria idea.