Via i riferimenti razzisti dai termini scientifici che indicano alcune piante
Lo hanno deciso con una votazione gli scienziati dopo un’estenuante sessione di sei giorni a cui hanno partecipato più di 100 ricercatori, nell’ambito del Congresso Botanico Internazionale. Tutti i nomi di piante, funghi e alghe che contengono la parola “caffra”, il cui significato indica insulti rivolti contro le persone di colore, saranno sostituiti dalla parola “affra” per denotare l’origine africana della specie. A cambiare nome saranno più di 200 specie, tra cui l’albero del corallo costiero che, dal 2026, sarà conosciuto come Erythrina affra anziché Erythrina caffra.
La valutazione sui nomi delle piante offensivi
Gli scienziati presenti alla sessione sulla nomenclatura della vegetazione hanno anche deciso di creare un comitato speciale che si pronuncerà sui nomi dati alle piante, ai funghi e alle alghe appena scoperti. Questi vengono solitamente nominati da coloro che per primi li descrivono nella letteratura scientifica. Tuttavia, gli appellativi potrebbero ora essere annullati dal comitato se ritenuti dispregiativi nei confronti di un gruppo o di una razza. “Questo è un primo passo assolutamente colossale nell’affrontare una questione che è diventata un vero problema in botanica e anche in altre scienze biologiche”, ha detto all’Observer il botanico Sandy Knapp del Museo di storia naturale di Londra, che ha presieduto la sessione di nomenclatura di sei giorni.
Il problema dei nomi razzisti agli animali
Il problema dei nomi razzisti o legati a figure controverse si presenta anche nel mondo animale. Per esempio c’è uno scarabeo marrone senza occhi che prende il nome da Adolf Hitler, ovvero l’Anofthalmus hitleri, oppure esiste un tipo di falena chiamata Ipopta mussolinii. A differenze di quanto accaduto per le piante, la Commissione internazionale per la nomenclatura zoologica (ICZN) ha finora rifiutato di prendere in considerazione la possibilità di modificare le sue regole per consentire la rimozione di riferimenti razzisti o fascisti dai nomi scientifici degli animali.
La ridenominazione sarebbe dirompente, mentre i nomi sostitutivi potrebbero un giorno essere considerati offensivi “poiché gli atteggiamenti cambieranno in futuro”, ha annunciato lo scorso anno lo Zoological Journal of the Linnean Society. Tuttavia, molti ricercatori hanno riconosciuto che nel prossimo futuro sarà necessario apportare alcune modifiche anche in questo ambito
Il botanico Knapp ha affermato: “La decisione dei botanici dovrebbe chiarire alla comunità scientifica coinvolta nella denominazione degli organismi la necessità di aprire conversazioni e di diventare più consapevoli e rispettosi riguardo a quali nomi dovrebbero essere consentiti. www.tgcom24.mediaset.it