Firenze, Calleri: “Le Cascine sono territorio della mafia nigeriana”

Firenze Le Cascine sono territorio della mafia nigeriana

La mafia nigeriana ‘padrona’ della Cascine. È quanto sostiene nel suo ultimo report la Fondazione Caponnetto dove viene analizzata la situazione e poi ribadito ai media dal suo presidente, Salvatore Calleri

“Della mafia nigeriana non si registra formalmente la presenza – osserva Calleri – ma c’è ed è forte. Alle Cascine sono organizzati con una notevole manovalanza, circa 300 persone, figure intermedie tra tossici e spacciatori. La tramvia ha involontariamente creato un’isola e si è perso il controllo del territorio: inutile girarci intorno, quella parte delle Cascine non è controllata”.

La parte delle Cascine in questione, sarebbe quella dov’è presente la fermata della tramvia, il lato viali vicino la Leopolda fino ad arrivare nella zona di piazza Paolo Uccello, dove la situazione sta sfuggendo di mano come testimoniato da un residente nei giorni scorsi, con la presenza anche di mercatini abusivi. “Per risolvere la situazione ci vuole un’azione combinata – sottolinea Calleri – da una parte tolleranza zero verso cose come i mercatini abusivi con roba rubata come si stanno verificando lungo la linea della tramvia, dall’altra un’azione combinata in grado di agire sulle dipendenze e recuperare chi è recuperabile facendoli disintossicare. E poi c’è il problema di Santa Maria Novella”.

Anche la stazione infatti ormai sarebbe in mano alla mafia nigeriana. “Lì ci sono un altro centinaio di persone di grado più alto, da non confondere con quelli delle Cascine – puntualizza il presidente della Fondazione Caponnetto – e anche lì, lungo la gradinata della stazione, si svolgono affari criminali in un territorio che non controlliamo più. Queste cose non sono tollerabili”.

La mafia nigeriana, non sarebbe l’unico problema per Firenze e il territorio circostante. “Poi c’è la questione cinese – commenta Calleri – è in corso la guerra delle grucce ed è probabile che ci scapperà il morto. Le grucce nel pronto moda sono importantissime visto che c’è un fatturato di circa 100 milioni di euro l’anno. L’incidente avvenuto al Macrolotto non è stato un caso. Probabilmente ci saranno altri incidenti simili. Dobbiamo essere consapevoli che c’è in corso una guerra: sento odore di triadi”.  www.firenzetoday.it