di Daniele Trabucco – É a dir poco scandaloso che si possa solo ipotizzare un secondo mandato per Ursula von der Leyen a Presidente della Commissione europea e male ha fatto Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei Ministri pro tempore, a tenere aperta anche solo una possibilitá di voto subordinata alla revisione del c.d. “green Deal”.
Con due sentenze che pesano come macigni, il Tribunale dell’Unione, a seguito di ricorsi avanzati da alcuni cittadini europei e dagli eurodeputati Verdi, ha statuito come la Commissione europea non abbia concesso al pubblico “un accesso sufficientemente ampio” in relazioni ai contratti di acquisto dei vaccini durante l’emergenza sanitaria. In particolare, troppi gli “omissis” sia con riguardo alle clausole relative all’indennizzo, sia in relazione alle dichiarazioni di assenze di conflitti di interessi dei membri della squadra negoziale per l’acquisto.
Ben 2,7 miliardi di euro erano stati messi in campo per un ordine di un miliardo di dosi. Nonostante la Commissione europea ha avuto il coraggio di parlare di “equilibrio”, le pronunce del Tribunale sono di orientamento opposto, rafforzando quella visione negativa, piú volte messa in evidenza, che ha circondato l’organo esecutivo dell’Union durante l’emergenza. La Commissione ha annuziato di rivolgersi alla Corte di Giustizia di Lussemburgo, ma intanto, il “primo tempo”, si é chiuso con la sconfitta della von der Leyen.
Prof. Daniele Trabucco – Costituzionalista