Da Lincoln a Jfk, la lista dei presidenti uccisi o feriti nel “mondo libero”

Kennedy

Non è la prima volta che un presidente americano viene preso di mira dai suoi stessi cittadini. Donald Trump, ferito durante un comizio in Pennsylvanya, è solo l’ultimo della lista. E in quattro casi, sui 46 inquilini della Casa Bianca, si è arrivati anche all’omicidio. Il primo fu Abramo Lincoln nel 1865, poi toccò a James Garfield nel 1881, seguito da William McKinley nel 1901. Ma quello che ha scosso di più l’America è stato sicuramente l’uccisione di John Kennedy il 22 novembre del 1963, mentre attraversava con il corteo presidenziale Dealey Plaza a Dallas, in Texas.

Jfk il delitto più terribile

Un delitto che spense le speranze di un mondo diverso diventando un “mistero infinito”, l’assassinio più indagato del secolo, ancora avvolto da numerose teorie complottistiche in contrasto con la conclusione ufficiale che ad uccidere il 35esimo presidente degli Stati Uniti fu solo Lee Harvey Oswald. Neppure la recente desecretazione di quasi tutti gli atti ha dissolto completamente i dubbi.

Suo fratello Bob fu ferito durante la campagna elettorale

Cinque anni dopo, il 5 giugno del 1968, toccò anche al fratello Robert Francis Kennedy nel bel mezzo di una trionfale campagna presidenziale. Fu eliminato dopo un comizio nella ballroom dell’Ambassador Hotel di Los Angeles. L’allora senatore passò per la cucina, indicatagli come scorciatoia per la sala stampa, e fu colpito tre volte da Sirhan Sirhan, un 24enne palestinese che sparò con un revolver calibro 22. Altre cinque persone rimasero ferite.

Ronald Reagan fu colpito in strada

Il 30 marzo 1981, a poco più di due mesi dall’inizio del suo mandato presidenziale, fu la volta di Ronald Reagan: stava lasciando l’Hilton Hotel di Washington, dove aveva parlato con 5.000 membri del sindacato Afl-Cio, quando uno squilibrato, John Hinckley Jr, fece fuoco contro il neo presidente perforandogli con un proiettile il polmone sinistro. Reagan rimase ferito quando uno dei proiettili rimbalzò sulla limousine, colpendolo sotto l’ascella. Anche l’addetto stampa James Brady, l’agente del Secret Service Timothy McCarthy e il poliziotto Thomas Delahanty furono colpiti durante l’attentato. Le ferite di Reagan non furono notate finché non iniziò a tossire sangue.

Reagan rischiò di morire sotto i ferri

Fu poi portato al George Washington University Hospital e sottoposto ad intervento chirurgico. Secondo i medici rischiò di morire durante l’operazione. Prima di finire sotto i ferri, Reagan trovò anche la forza di scherzare con l’equipe medica: “Spero che siate tutti repubblicani”. Fu dimesso una decina di giorni dopo. Hinckley Jr. fu accusato di tentato omicidio ma giudicato non colpevole per incapacità di intendere e di volere. E’ uscito due anni fa dal manicomio criminale di St. Elizabeth a Washington. All’epoca disse che voleva uccidere Reagan per far colpo sull’attrice Jodie Foster, di cui si era infatuato dopo averla vista in “Taxi Driver”.

Altri presidenti americani sono sfuggiti per un pelo a tentativi di assassinio: Franklin Delano Roosevelt, Harry Truman, Theodore Roosevelt e Gerald Ford.
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