Carcere Trieste, “troppo caldo”: detenuti appiccano il fuoco

rivolta carcere di Trieste

Da tempo il carcere è sovraffollato e le condizioni di vita dei detenuti, specie nel periodo estivo tra cimici dei letti e caldo afoso, sono critiche

TRIESTE – Detenuti in rivolta nel carcere di via Coroneo dal tardo pomeriggio di ieri, giovedì 11 luglio. La via è stata chiusa al traffico e ai pedoni, è stata transennata ed è presidiata dalle forze di polizia con due mezzi blindati. Sul posto anche i vigili del fuoco. Cinque persone sono state soccorse dai sanitari del 118, intervenuti sul posto con ambulanze e automedica. Si tratta di detenuti, uno dei quali in overdose, due colti da malore e due intossicati dal fumo. Sono state infatti incendiate delle lenzuola all’interno delle celle e sono stati aperti i rubinetti fino a provocare un allagamento. Secondo le prime testimonianze sarebbero un centinaio i partecipanti alla rivolta, iniziata intorno alle 19.

Alcuni detenuti si sono affacciati alle finestre e attraverso le inferriate hanno fatto cadere degli stracci incendiati. Urla dall’interno della struttura, sia dalla parte degli uomini che delle donne. “Libertà”, “Siamo stufi” e insulti ai magistrati sono alcuni dei messaggi urlati a squarciagola dai detenuti in rivolta. Da una finestra è stato lanciato un fumogeno mentre la polizia è al lavoro per sedare la protesta. Presenti anche i carabinieri in tenuta anti sommossa, l’esercito e la polizia locale.

Il delegato della camera penale per il carcere Enrico Miscia e la garante per i detenuti Elisabetta Burla sono entrati per tentare una mediazione, e anche il direttore del carcere Graziano Pujia e il magistrato di sorveglianza sono al lavoro in tal senso.

Da tempo il carcere è sovraffollato e le condizioni di vita dei detenuti, specie nel periodo estivo tra cimici dei letti e caldo afoso, sono critiche. L’avvocato Miscia ha dichiarato che, all’origine della rivolta, “ci dev’essere stato qualche problema nella zona colloqui, forse un diverbio”, anche se “è la situazione in carcere ad essere esplosiva, ci sono 260 detenuti per 150 posti”.

“Da mesi c’è un clima di tensione – ha riferito il delegato della camera penale – ci sono detenuti che dormono anche in 10 in una cella, anche vicino al water. Ci sono persone con problemi psichiatrici che dovrebbero stare da soli e invece sono in due in cella”. Notizia in aggiornamento.  www.triesteprima.it