L’Italia “terrà fede ai suoi impegni” riguardo al 2% del Pil da dedicare alle spese per la difesa, ma “lo farà compatibilmente con la situazione” e “con i tempi e le possibilità che abbiamo”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Washington, dove si trova per il vertice Nato. “Facciamo dei piccoli passi in avanti – prosegue – e penso che vada considerato anche l’impegno che si mette nell’Alleanza atlantica, il lavoro che si fa a 360 gradi perché non è solo un
problema di soldi”.
L’Italia, afferma la premier, è “tra i maggiori contributori di personale nelle missioni di pace della Nato” e, conclude, “siamo molto bravi e molto disponibili, però ovviamente va considerato anche questo”.
Per l’aiuto all’Ucraina “ci siamo concentrati molto sul tema della difesa anti-aerea, perché significa difendere soprattutto civili e infrastrutture critiche che la Russia continua ad attaccare. Lo abbiamo visto anche ieri con l’ospedale colpito a Kiev e i bambini malati oncologici in mezzo alla strada” , immagini che “raccontano l’importanza di questo lavoro. Questo lavoro di difesa anti-aerea difende soprattutto la popolazione civile. E’ un impegno che abbiamo preso ai tempi del Samp-T e andiamo avanti con quel lavoro e ci viene riconosciuto questo lavoro importante che facciamo”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, a Washington per il vertice Nato. www.rainews.it/maratona/2024/07