MARSCIANO (PERUGIA), 09 LUG – E’ accusato di aver reclutato connazionali e richiedenti asilo politico da destinare al lavoro in condizioni di sfruttamento a beneficio di una impresa cinese, un pakistano di 24 anni, nei confronti del quale i carabinieri di Marsciano e del Nucleo ispettorato del lavoro di Perugia hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta della Procura di Spoleto.
L’uomo era domiciliato all’interno del Centro di accoglienza straordinaria di Fratta Todina e deve rispondere di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. E’ stato indagato a seguito dei fatti avvenuti in una azienda a Marsciano, il 20 giugno scorso, quando un imprenditore cinese è stato arrestato per sfruttamento del lavoro nero e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Sequestrati anche due grandi capannoni, con all’interno attrezzature industriali e prodotti tessili già pronti per la successiva vendita.
Nel corso delle verifiche – hanno ricostruito gli investigatori – è stato accertato che il pakistano aveva il preciso compito di reclutare connazionali e richiedenti asilo politico da destinare all’impresa cinese. Il 24enne si trova ora nella casa circondariale di Spoleto a disposizione dell’autorità giudiziaria. (ANSA).