Botte per droga non pagata, famiglia Rom a processo

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ANCONA – Non gli era bastato finire in manette cinque anni fa per l’operazione “San Lazzaro”, incentrata nel quartiere del Piano, dove una famiglia di origine rom spacciava droga e intimoriva la clientela che maturava debiti. Chi non saldava veniva minacciato e costretto a fare finanziamenti per loro per acquistare televisioni di ultima generazione e altra apparecchiatura elettronica.

A gennaio scorso tre dei componenti, padre, figlio e nipote, di 55 e 27 anni (i due cugini), sono stati arrestati di nuovo nell’ambito dell’operazione San Lazzaro 2. Le accuse: estorsione, tentata estorsione, lesioni personali e spaccio plurimo e continuato di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana. La squadra mobile era tornata ad indagare su di loro dopo l’intervento in piazza d’Armi, all’inizio di settembre 2023, per un 41enne che era stato ferito e portato in ospedale con 30 giorni di prognosi. Il gip aveva firmato la misura cautelare in carcere.

La Procura ha chiesto il giudizio immediato per tutti e andranno a processo

La data dovrà fissarla il gip. Oggi infatti la giudice Francesca De Palma ha respinto la richiesta dei tre imputati, difesi dagli avvocati Silvia Pennucci, Luca Pellegrini e Caterina Ficiarà, di procedere con il rito abbreviato condizionato a sentire le parti offese.

Volevano ricorrere ad un rito alternativo che in caso di condanna avrebbe ridotto loro le pene di un terzo. Dopo la richiesta respinta la giudice ha rinviato gli atti al gip che fisserà la data di avvio del processo ordinario. Si è costituito parte civile, con l’avvocato Antonio Gagliardi, il tunisino 41enne che le ha prese. Lo straniero era andato a casa dei rom, in piazza d’Armi, con l’amico italiano che aveva maturato un debito di 300 euro per droga. Prendendo le difese dell’italiano era stato pestato dai tre.

Coordinati dal pm Andrea Laurino i poliziotti della squadra mobile avevano preso in mano l’accaduto e ricondotto il ferimento ad un debito di droga. Poi erano emersi altri due episodi di estorsione e uno tentato sempre perpetrati dagli arrestati, per le medesime motivazioni, in danno dell’italiano e di altre vittime. Nell’episodio del pestaggio a fronte di un debito di droga di 300 euro, da parte del cliente italiano, gli arrestati avrebbero minacciato la persona offesa dicendo che il debito era lievitato fino a 4mila euro e quindi l’avrebbero costretta a recarsi con loro in un centro commerciale per sottoscrivere come garanzia un finanziamento per l’acquisto di un televisore 75 pollici e due consolle playstation 5 finiti poi nelle mani dei rom. Valore degli acquisti 2.300 euro.

L’attività investigativa ha accertato anche una 20ina di episodi di spaccio di droga attribuiti al 55enne per le vie del centro cittadino, alcuni dei quali in concorso con un 33enne italiano denunciato a piede libero.
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