(www.lanuovaferrara.it) – Portomaggiore – Una associazione “gerarchicamente organizzata” che da diversi anni si era specializzata nello spaccio di cocaina. È quella smantellata da un’operazione dei carabinieri che hanno arrestato anche un medico di un ospedale bolognese, Elton Isaj, albanese di 44 anni. Isaj, che era stato per meno di un mese medico di base a Monghidoro, era attualmente impegnato in periodo di sostituzione presso la medicina di gruppo di Portomaggiore.
E la sua assenza negli ultimi giorni non era passata inosservata tanto che qualche paziente aveva posto la questione anche sui social anche soltanto per capire cosa gli fosse accaduto. Il dottore aveva preso servizio in sostituzione di un medico di famiglia particolarmente stimato in paese; ovviamente né lui, né i colleghi e neppure la sanità pubblica hanno responsabilità in quanto avvenuto, né ne erano a conoscenza. Il 44enne era entrato da poco nel circuito degli ingaggi indispensabili per mantenere un servizio adeguato anche a Portomaggiore.
Isaj, stando a quanto ricostruito dai carabinieri di Bologna centro, coordinati dal pm Roberto Ceroni, era arrivato persino a gestire lo smercio della droga dietro all’ospedale in cui lavorava. Il 20 dicembre 2021, annotano gli inquirenti, assieme ad alcuni complici smerciava 500 grammi di cocaina.
Isaj ora è alla Dozza con altri compari per i quali è stata disposta la custodia cautelare (tre sono invece in carceri di altre città, così come l’unico indagato ad avere avuto gli arresti domiciliari, che è per ora ugualmente dietro le sbarre per problemi di indisponibilità di braccialetti elettronici).
Per la Procura, al vertice del sodalizio c’erano i fratelli albanesi Marsel e Klaudjo Cano, 38 e 35 anni, i quali “in stretta sinergia coordinavano e dirigevano gli altri associati, i collettori di proventi illeciti e il trasferimento del denaro in Albania”. Inoltre, “dall’alto della loro posizione dirigevano le attività e sovrintendevano la complessa gestione della struttura” di questa sorta di “azienda” dello spaccio. Al secondo gradino stavano tra gli altri: loro cugino, poi Elton Isaj e un parente, incaricati del “reperimento e ricezione di ingenti partite di cocaina, a fronte del ruolo fiduciario ricoperto e dei contatti vantati con fornitori di altissimo livello”.