ROMA, 06 LUG – Il referendum sull’autonomia lanciato da Landini e entusiasticamente rilanciato da tutte le forze di opposizione tranne Azione è sbagliato per ragioni pragmatiche. Per raggiungere il quorum dovremmo portare a votare tredici milioni circa di italiani in più rispetto a quelli che hanno votato alle europee i partiti che lo propongono. Di fatto hanno scelto il campo più vantaggioso per la destra per combattere questa battaglia”.
Lo scrive in un lungo post su X il leader di Azione, Carlo Calenda. “I voti di destra – spiega – si salderanno con l’astensione. E se, come gli stessi promotori giudicano probabile, il quorum non verrà raggiunto Meloni potrà legittimamente sostenere che tutte le forze sindacali e politiche di opposizione unite, sono minoranza nel paese. Quando la politica diventa una rincorsa a chi la spara più grossa – aggiunge ancora Calenda – rischia davvero di finire male. Quando il referendum ci sarà voteremo per l’abolizione dell’autonomia, ma riteniamo lo strumento sbagliato”.
“Ultima considerazione: forse varrebbe la pena domandarsi quali sono i problemi del Sud (che ne ha tantissimi) indipendentemente dall’autonomia. E qui emerge il limite del Fronte Popolare in versione italiana da Renzi a Landini: non produce mai una proposta, perché non è d’accordo su nulla”, conclude. (ANSA). .