UE, schiaffo a Meloni: Vox lascia Ecr per i “Patrioti” di Orban

Vox lascia Ecr per i "Patrioti" di Orban

La delegazione del partito spagnolo ultraconservatore Vox guidata da Santiago Abascal annuncia che lascerà il gruppo Ecr per aderire al nuovo gruppo Patrioti per l’Europa definendola un “opportunità storica”. “Giorgia Meloni rimarrà sempre un’amica e un alleata” sottolinea il partito sovranista in una nota ufficiale.

La piattaforma Patrioti per l’Europa, recentemente varata dal primo ministro ungherese Viktor Orban, sta cercando di “riunire il maggior numero di forze patriottiche e sovraniste”. Lo ha detto il presidente di Vox, Santiago Abascal, annunciando l’ingresso del suo partito nella nuova piattaforma politica europea, in un’intervista al quotidiano “La Gaceta”. “Vox lavora da tempo per la collaborazione di tutte queste forze, per la possibile creazione di un grande gruppo”, ha detto Abascal.

“Continueremo a farlo in questa legislatura attraverso la nuova piattaforma, ma con un rapporto speciale, ovviamente, con gli alleati che non ne fanno ancora parte e con i quali continuiamo ad avere una relazione bilaterale molto stretta”, ha aggiunto. “Le forze patriottiche hanno l’opportunita’ storica di concretizzare il mandato degli elettori in un grande gruppo che si pone come alternativa alla coalizione del Partito Popolare, dei socialisti e dell’estrema sinistra”, ha evidenziato Abascal. Secondo l’esponente sovranista questa coalizione ha avuto “conseguenze particolarmente devastanti per gli spagnoli in settori come la sicurezza, la liberta’, il mondo rurale e la sua economia, l’energia e il controllo sovrano delle decisioni che riguardano il nostro Paese”.

Lega, adesione di Vox ai Patrioti segnale importantissimo – “L’adesione degli spagnoli di Vox è un segnale importantissimo”. Lo sottolinea la Lega in una nota, commentando l’annunciata adesione al nuovo gruppo dei Patrioti. “Cresce il fronte del cambiamento in Europa, determinato a dire no alla Von der Leyen e ai socialisti” conclude il partito di Matteo Salvini.  www.affaritaliani.it