Armi, droga e refurtiva nelle comunità di “minori non accompagnati”

questura bologna

BOLOGNA – Sono ancora in corso le perquisizioni e gli accertamenti della Polizia nelle principali comunità che ospitano minori oltre 200 minori non accompagnati di Bologna e provincia, 15 per l’esattezza, 12 in città, 2 a Valsamoggia e 1 a Monghidoro. Di “spaccato non tranquillizzante – parla il questore di Bologna, Antonio Sbordone illustrando alla stampa i primi risultati dell’operazione ‘ad alto impatto’ – abbiamo trovato armi e refurtiva, purtroppo i sospetti sono stati confermati”.

“Dobbiamo provare a frenare questi atteggiamenti violenti da parte dei minori non accompagnati che mostrano difficoltà particolari – spiega il Questore – quindi farci vedere fisicamente, collaborare con le istituzioni e con le autorità religiose che possono avere un ascendente. È un progetto importante perché credo che debbano confrontarsi e quindi confidiamo nell’effetto positivo”.

In difficoltà anche gli operatori a trattare con “ragazzi che hanno carenze relazionali e difficoltà a comprendere le comunità in cui vivono. Abbiamo il dovere di prevenire questi comportamenti, provare a integrare questi ragazzi che rischiamo di perdere, dobbiamo agire con maggiore forza e farcene carico, visto che si trovano in un mondo nuovo e non conoscono le regole, il rischio è che si aggreghino tra di loro anche per commettere reati e di creare sacche di disagio. “.

Le zone più colpite

“Stiamo studiando dei meccanismi per essere ancora più presenti. La zona della stazione è critica in tutte le città, quella di Bologna è abbastanza tranquilla, il problema è quello che ci sta incontro, la galleria 2 agosto, le piazze e la Montagnola. Impegneremo anche i militari dell’Esercito”.

Dalle indagini alle perquisizioni

Oltre 200 agenti sono impiegati in dette perquisizioni fra operatori della Squadra Mobile, dei Reparti Prevenzione Crimine provenienti da varie città d’Italia, personale del Gabinetto Regionale Polizia Scientifica e vari contingenti del Reparto Mobile.

“Abbiamo portato avanti un’attenta analisi dei profili social – ha detto ai cronisti il dirigente della Squadra mobile, Roberto Pititto – c’è a tendenza dei giovani a postare e mostrare, pistole, coltelli, quindi abbiamo valutato di dare avvio alle perquisizioni”.

Nel periodo gennaio-giugno 2024, la Polizia ha eseguito complessivamente 8 fermi d’iniziativa per i reati di omicidio, di tentato omicidio e di rapina. Sei minori sono stati arrestati in flagranza di reato per rapina, altri 52 minori sono stati denunciati in stato di libertà per i reati di spaccio, rapina, lesioni, porto di armi improprie, ricettazione, minacce, furto e resistenza a Pubblico Ufficiale. Sono stati trovati e sequestrati vari computer portatili, 12 cellulari, monopattini, 2 mazze da baseball, 6 cacciaviti, 5 coltelli di media dimensione, nonché sostanza stupefacente, in particolare hashish. anche cinque ragazzi che non avevano titolo per accedervi.

Ha destato grande allarme l’arresto di un cittadino tunisino 17enne, quale presunto autore dell’omicidio in Montagnola di un connazionale 21enne, anch’egli tunisino.  www.bolognatoday.it

Seguici su Canale Telegram
https://t.me/imolaoggi
Seguici su Social VK
https://vk.com/imolaoggi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *