L’Italia sta al calcio come il calcio sta all’Italia

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UN PAESE ALLO SBANDO. Non siamo solo fuori, peraltro meritatamente, da Germania 2024, ma pure da quel minimo di credibilitá ed autorevolezza

di Daniele Trabucco – L’eliminazione della Nazionale italiana di calcio, per mano della Svizzera agli Ottavi di finale dei Campionati europei che si stanno svolgendo in Germania, é indice di un Paese allo sbando. Proprio come i calciatori italiani non sono mai stati in partita, poco atletici, incapaci di un gioco degno di questo nome, cosí l’Italia del 2024 dimostra la sua assoluta inconsistenza a livello europeo ed internazionale, spacciando per grandi risultati elettorali le percentuali ottenute da una classe politica assolutamente mediocre, culturalmente non attrezzata (le menti ci sono, ma non sono state convocate), priva di qualunque saggezza.

La totale sudditanza verso gli Stati Uniti d’America (lo siamo giá dal 1947) in occasione del conflitto in Ucraina e in Palestina, il rincorrere la sinistra sul terreno a lei favorevole del c.d. “antifascismo”, le difficoltá nella gestione dell‘immigrazione con un inizio 2024 che sì ha visto una riduzione rispetto al 2023, ma che dimentica come, proprio lo scorso anno, l’aumento era stato del 50% rispetto al 2022, una transizione green che, si veda la Sardegna, ci sta riempendo di pale eoliche e pannelli solari le quali hanno un impatto devastante non solo sugli ecosistemi ma anche sull’agricoltura di qualitá e sul paesaggio (l’Italia é il quinto Paese in Europa in termini di capacitá eolica installata), il nuovo Patto di stabilitá e crescita che condizionerá pesantemente le nostre politiche fiscali soprattutto per gli Stati con una percentuale debito/Pil elevata, il sistema di istruzione con una qualitá di insegnamento molto bassa che fa dipendere le assunzioni dal sistema delle graduatorie (i superatori di concorso non sempre sono anche dei validi docenti) con una battuta d’arresto a causa dell‘emergenza sanitaria molto piú grave rispetto all’ultima guerra, il reclutamento universitario (sui cui questo Governo non intende, almeno per ora, intervenire) che, grazie alla pessima riforma Gelmini del 2010, ha centralizzato il sistema delle baronie con la follia delle c.d. abilitazioni per la II e la I fascia, la totale assenza di prese di posizione sui temi etici (fatta eccezione per la vergognosa pratica della maternitá surrogata di cui si vuole introdurre (anche se la cosa é giuridicamente discutibile) il reato commesso all’estero dal cittadino italiano) per non compromettere il consenso legato ai diritti acquisiti etc.

Non siamo solo fuori, peraltro meritatamente, da Germania 2024, ma pure da quel minimo di credibilitá ed autorevolezza che avevamo quantomeno fino al 1992. Peró si fanno i “cambi”, ovvero le riforme pensando di ottenere dalla legge (ad esempio, la stabilitá con il premierato) quello che dipende dalle qualitá degli uomini. Il problema é che questi mancano…

Prof. Daniele Trabucco – Costituzionalista

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One thought on “L’Italia sta al calcio come il calcio sta all’Italia

  1. dal sito scenari economici;
    “cancelliamo le agevolazioni fiscali immeritate per il mondo del calcio.

    l Decreto Crescita del 2019, concepito per incentivare il rientro dei “cervelli” (si fa per dire) in Italia, ha avuto un impatto significativo sul mondo del calcio, ma non necessariamente positivo per la nazionale. La sua applicazione ha favorito l’offerta di ingaggi milionari ai calciatori stranieri, grazie a una tassazione agevolata che ha ridotto l’imposta sul reddito dal 45% a circa il 25%.”

    Commento mio;diamo vantaggi economici a stranieri e a un mondo del calcio che non li merita assolutamente, ovviamente a nostre spese

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