Uno Stato privo della sovranità monetaria e cioè privo del potere di “battere” una sua moneta, non è uno Stato
di Augusto Sinagra – Quando lo Stato è costretto a chiedere in prestito una finta moneta (l’euro) alla BCE, non può decidere autonomamente le sue politiche economiche e sociali, e indirettamente la sua politica estera e militare.
Quando ciò avviene, come è oggi in Italia, viene annichilito il principio secondo cui il potere, la sovranità, appartiene al Popolo.
Il Parlamento diviene un tragico simulacro della democrazia. E la democrazia “rappresentativa” tanto cara al fradicio, vecchio e sempre riemergente “Stato liberale” è l’inganno che nasconde e giustifica ogni violenza politica e ogni sopraffazione in pregiudizio di irrinunciabili diritti e libertà sociali, soprattutto in danno dei lavoratori e dei “deboli”.
In queste condizioni lo Stato non è altro che la peggiore burocrazia autocratica, soffocante e stupida.
Ancora più beffardo sarebbe parlare di rappresentatività democratica del Parlamento della Unione europea che non ha alcun potere. Giustamente Silvio Berlusconi chiamava “turisti della democrazia” quei “deputati”.
Unione europea per la quale Mattarella Sergio aspetta (e spera …) la “consacrazione della sovranità” ratificando così l’estinzione della democrazia e dello Stato italiano e, dunque, delle sue funzioni e di sé stesso.
Prof. Augusto Sinagra