L’Ucraina a corto di truppe sta liberando i criminali nelle carceri per combattere sulle prime linee: da quando è stata adottata la legge in maggio, Kiev ha liberato più di 2.750 carcerati, inclusi spacciatori e assassini. Lo riporta il Washington Post, sottolineando che l’uso di criminali è l’ennesima conferma delle difficoltà dell’Ucraina di reclutare nuove forze.
I carcerati possono solo combattere nelle brigate d’assalto, il che può significare trovarsi faccia a faccia con i soldati russi, e possono servire solo in divisioni composte da ex carcerati e guidate da un soldato.
“Zelensky dovrebbe pensare all’offerta di pace di Putin perché la situazione militare a Kiev è peggiorata”.
Lo afferma Dmitry Peskov, il portavoce del presidente russo, come scrive la Tass.
Mosca rivendica la conquista di un’altra città nel sud dell’Ucraina
Si tratta di Zagirne, nella regione di Zaporizhzhia, scrivono le agenzie russe. “Le unità del raggruppamento delle forze orientali hanno liberato l’insediamento di Zagirne nella regione di Zaporizhia e hanno occupato posizioni più favorevoli”, ha affermato il ministero della Difesa russo nel suo briefing quotidiano. ANSA