NON FINISCE QUI.
“E’ tornato il bipolarismo”. “E’ finito lo spazio centrale”. “O si sta di qua o di là , basta altre ipotesi”.
Come cambia in fretta il “dibattito” pubblico italiano.
Da “al centro c’è una prateria” siamo passati nel giro di poche ore alle pietre tombali su ogni speranza di costruire un’offerta politica liberal-democratica capace di riconciliare gli italiani con la politica e l’Italia con il mondo globalizzato.
Tutti già qui a scegliere tra Meloni e Schlein, perché altro non è possibile, concepibile, auspicabile.
Ma ad essere finita, indiscutibilmente stavolta, è solo una fase – piuttosto lunga e bellissima – a cui tutti noi dobbiamo essere infinitamente grati ma che con i risultati di domenica ha raggiunto il suo compimento.
La comunità politica di Italia Viva in giro per l’Italia è delusa, ma deve essere orgogliosa di quello che ha fatto in questi anni e per queste elezioni.
Girando molto in questi anni ho la certezza assoluta che vi sia sui territori un “capitale politico” di qualità che però ora ha bisogno di diventare protagonista, in una fase completamente nuova.
Abbiamo bisogno di ricostruire un partito, fatto di organizzazione e organismi dirigenti che funzionano. Abbiamo bisogno di ricostruire una prospettiva politica stabile, che nell’arco dei prossimi tre anni non può che riprendere da dove – con un errore tra i più gravi della storia della politica italiana – fu interrotta nell’aprile 2023 con la sciagurata fine del Terzo Polo. Sperando che tutti i compagni di viaggio, nelle loro rispettive comunità, riconoscano che una fase è definitivamente finita e che è il momento di andare oltre.
Il Presidente Nazionale ieri ha annunciato l’intenzione di chiedere all’Assemblea Nazionale un congresso straordinario per l’autunno per il rinnovo della carica di guida del partito.
Attenderemo, quindi, le decisioni dell’organo di governo del partito e poi magari ne riparleremo.
Nel frattempo, a tutti quelli che non si vogliono rassegnare a scegliere tra Schlein e Meloni, a tutti quelli un po’ acciaccati da questi ultimi mesi difficili, ricordiamo un motto al quale la comunità di Italia Viva è da sempre legata: al passato grazie, al futuro si.
Lo scrive su X Luigi Marattin, deputato di Italia Viva.
NON FINISCE QUI.
“E’ tornato il bipolarismo”. “E’ finito lo spazio centrale”. “O si sta di qua o di là , basta altre ipotesi”.
Come cambia in fretta il “dibattito” pubblico italiano.
Da “al centro c’è una prateria” siamo passati nel giro di poche ore alle pietre tombali su…
— Luigi Marattin (@marattin) June 11, 2024