Attacco con coltello a Lione, fermato marocchino già espulso

Attacco con coltello a Lione, fermato marocchino già espulso

I due feriti più gravi, trasportati in assoluta emergenza in un presidio ospedaliero, sono un adolescente di 16 anni, colpito alla cassa toracica e allo stomaco con un coltello a serramanico, e un uomo di 28 anni, accoltellato all’addome. L’adolescente è stato portato in sala operatoria domenica. Si tratta di un minore non accompagnato proveniente dalla Guinea.

Una donna di 41 anni, ferita alle costole, e un uomo di 19 anni, colpito a gambe e braccia, sono stati curati dai servizi di emergenza, inviati sul posto, così come una donna di 60 anni, fisicamente illesa, ma sotto shock. Altri testimoni, turbati dalla violenza dell’aggressione, hanno beneficiato di un’unità di sostegno psicologico.
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Mustapha El Jemli si è sbarazzato della sua arma sotto gli occhi degli agenti, gettandola sul marciapiede e ha alzato le mani, mentre gli agenti estraevano le armi di servizio. Ha dichiarato di essere “inseguito dalla mafia” e, secondo alcune informazioni, sperava di essere ucciso dalla polizia, ingerendo delle pillole. Commenti incoerenti, che fanno riferimento ai disturbi psichiatrici subiti dall’indagato.

“Ha trascorso diversi periodi in vari istituti psichiatrici”, ha detto il prefetto Fabienne Buccio, durante una conferenza stampa domenica sera. L’aggressore, di origine marocchina, è soggetto dal 2022 a un OQTF (Obbligo di lasciare il territorio francese), emesso dalla prefettura di Vienne (Nouvelle-Aquitaine), “la sua regione d’origine”, ha aggiunto.

Secondo una fonte vicina al caso della CNEWS, l’uomo sarebbe affetto disturbi psichiatrici, in particolare paranoia. Sconosciuto alla polizia, era stato fermato una volta per possesso di droga. In situazione irregolare, avrebbe dovuto lasciare il territorio francese nel novembre 2022.
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