“Andate a votare per noi e non per certe racchie di sinistra, noi abbiamo una marcia in più”
Bovisio Masciago (Monza e Brianza) – La frase che sta suscitando diverse polemiche, sarebbe stata pronunciata sabato da Alice Brambilla, candidata nella lista della Lega. “Siamo rimaste perplesse, ma sicuramente non sorprese, dal commento gratuito e insultante dell’attuale assessora uscente, per di più alle Pari opportunità, capolista della ‘Lega – Sartori Sindaco’ per le prossime elezioni comunali nonché segretaria locale del partito. Sappiamo bene qual è la visione della donna nella destra italiana, meglio relegata al focolare domestico e far figli che essere al pari degli uomini nei diritti”, ribattono le candidate al consiglio comunale del Partito Democratico.
Pd: ha ruolo alle Pari opportunità ma usa linguaggio denigratorio
E ancora: “L’assessora Brambilla, che per il suo ruolo alle Pari opportunità dovrebbe, per mandato istituzionale, cancellare gli stereotipi di genere e valorizzare le donne nelle loro capacità intellettuali, nella loro lotta quotidiana per raggiungere la parità di dignità e rispetto sociale, è la prima ad utilizzare un linguaggio dispregiativo e denigratorio proprio contro le donne. Condanniamo il gesto che rappresenta la pochezza di contenuti a cui siamo purtroppo abituati dopo cinque anni di amministrazione di destra a Bovisio Masciago”.
Brambilla: non capita ironia
Dal canto suo Alice Brambilla replica: “Nelle ultime ore si è scatenato un tam-tam mediatico a seguito di una battuta che ho fatto durante la presentazione della lista della Lega sabato sera, che definirei di berlusconiana memoria. Nonostante i presenti abbiano capito l’intento ironico della battuta, forse non è stata recepita da tutti allo stesso modo. Desidero sottolineare che le mie parole non avevano l’intenzione di offendere nessuno; si trattava semplicemente di una battuta, senza cattiveria o malizia. Se qualcuna si è sentita offesa, me ne scuso. Tuttavia, anche le parole che mi sono state rivolte pubblicamente non sono state leggere. Parlare di regressione culturale mi è sembrato alquanto eccessivo. Ho avuto modo però di chiarire con il candidato sindaco di centrosinistra e con la lista civica interessata. Per tutte le parti la questione è chiusa”.
A sua sostegno anche Andrea Villa, coordinatore provinciale del Carroccio: “Vedo che dal centrosinistra dicono di essere rimasti perplessi ma non sorpresi. E banalizzano, stereotipando all’ennesima potenza, quella che secondo loro sarebbe la visione della donna nella destra italiana: relegata nel focolare domestico a fare figli, come se generare una nuova vita fosse qualcosa di squalificante e mortificante, di cui vergognarsi. Prendere quella frase, per la quale si è scusata, come una semplice battuta e andare oltre, sarebbe stato un grande segnale di maturità. Evidentemente non è ancora stagione”.
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