“Il cognome non lo so, il nome sì, si chiama Ursula”. Così Romano Prodi, al Festival dell’Economia a Trento, ha risposto alla domanda se con la bacchetta magica potesse scegliere il nome del prossimo presidente della Commissione Europea.
“Probabilmente sarà lei al 50%, ma se ci dovesse essere un impasse può essere chiunque, e nell’attuale situazione credo che in questo caso la scelta ricadrebbe su un ulteriore mediatore. Questa è la mia paura. Però siccome il prossimo presidente deve essere approvato con voto segreto dal Parlamento, anche per esperienza personale, il voto segreto è il luogo della vendetta”, ha aggiunto. (askanews)