24.5.1915 – 24.5.2024
Alla fine della guerra nel 1918″La pace non trovò né oppressi e né stranieri”, come cantava la “Canzone del Piave”.
Dopo 109 anni, e già da molto tempo, in Italia è tornato lo straniero e gli italiani sono di nuovo oppressi.
“Le fedi spente, le guerre vinte, le date storiche, tutto per niente!”. Così cantava Pat Starke al “Giardino dei Supplizi”. Veramente è così? No, non è così. Non deve e non può essere così. Celebriamo la fausta ricorrenza del 24 maggio e onoriamo la memoria di circa 650.000 Caduti, e il sacrificio di circa un milione e mezzo di Mutilati, e con Essi i nostri Caduti e Mutilati di tutte le guerre, in terra di Spagna e in terra d’Africa, e nella seconda guerra mondiale, ascoltando pur nel chiuso delle nostre case la struggente melodia del Fiume Sacro.
E sia questo il nostro silenzioso, solenne e rinnovato giuramento di far nuovamente grande, giusta e forte la nostra Patria, e libero il Popolo italiano.
Prof. AUGUSTO SINAGRA