“Non so come sarà l’affluenza l’8 e il 9 giugno, sono molto preoccupato”. Così il leader di Azione Carlo Calenda, intervenendo all’iniziativa “I have a dream. Europa del futuro: giovani e leader a confronto”, organizzata da Tgcom24 e ospitata da Parlamento europeo e Commissione europea.
“Abbiamo un grandissimo fallimento sulle spalle: quello di non aver spiegato cosa fa l’Europa. Al contrario, le attribuiamo tipicamente cose che non può nemmeno fare. Gli ucraini dicono ‘siamo europei’, noi non lo diciamo più perché lo diamo per scontato”, ha aggiunto Calenda.
“Non sono particolarmente fiero del fatto che ho scelto di candidarmi. Avevo proposto ai leader di non farlo, poi si sono candidati tutti e mi sono candidato anche io. Non siamo abituati a pensare alla politica come se dovessimo affidare a qualcuno qualcosa che è nostro. E io credo che questa sia la chiave di tutto. Mettiamo poca cura nel modo in cui scegliamo le persone perché siamo disillusi, pensiamo che nulla cambierà e siamo abituati a pensare la politica come uno scontro di curve e di tifoserie”, ha proseguito il leader di Azione. tgcom24.mediaset.it
CHE COSA FA L’EUROPA…