Se ti dicessero: fra 7 anni ti ammalerai di tumore, prendi questo farmaco per evitarlo, cosa faresti?
di Antonio Amorosi – Sulla prestigiosa rivista scientifica Nature sono stati pubblicati due recenti studi britannici su una proteina nel sangue in grado di segnalare un tumore anche 7 anni prima di una comune diagnosi. Parliamo della scienza che studia le proteine e che permette con un semplice prelievo di capire prematuramente cosa non va, essendoci segni premonitori. Molti mezzi d’informazione hanno dato grande risalto alla notizia.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità sono 2 milioni e 250.000 gli italiani che vivono con una diagnosi di tumore (il 4% dell’intera popolazione). La maggior parte sono donne (1 milione e 250.000) e anziani. I morti per tumore sono il 29% di tutti i decessi, in maggioranza maschi. L’Agency for Research on Cancer sostiene che, a livello globale, una persona su 5 svilupperà un tumore nel corso della propria vita.
Medicina predittiva
Le campagne di prevenzione e il tenore di vita sano restano fattori fondamentali, così come aggredire la malattia prima che si manifesti in modo importante e un semplice prelievo potrebbe dare molte chance di cura in più ai malati. Si stima che la curva di sopravvivenza per i tumori più gravi, come quelli al sistema nervoso centrale, al fegato, al polmone, all’esofago, al mesotelio, al pancreas, dopo il primo anno scenda drammaticamente.
Gli esperti di settore esprimono però grandi dubbi sul business che sta nascendo dietro le recenti ricerche britanniche: la medicina predittiva, da non confondere con la medicina preventiva. E ad oggi il grande problema dei tumori è che non esistono terapie mirate per il singolo tumore. Quindi scoprirlo 7 anni prima avrebbe un valore relativo, rispetto a quanto ci viene invece fatto credere.
Lo scopo, spiegano alcuni ricercatori britannici che hanno dato vita alle ricerche pubblicate su Nature, è avere farmaci da somministrare a persone sane considerate a maggiore rischio di cancro. Appunto quello che dicevamo: la cosiddetta medicina predittiva. Si prevede che ti ammalerai perché un indice lo segnala in una percentuale X. Sembra di essere nel film di Steven Spielberg Minority Report, dove si prevedevano gli omicidi di una persona prima che si avverassero, arrestando il potenziale colpevole prima del compimento del crimine. Il film narra proprio la distorsione di un sistema nato per evitare crimini ma che invece arresta innocenti rispondendo alla sede di potere e denaro degli ideatori.
Farmaci – veleni
L’uomo usa la scienza per sostituirsi alla natura, all’universo, a Dio. La realtà è però troppo complessa per essere racchiusa nelle rappresentazioni umane. L’uomo non è Dio.
In più il termine farmaco deriva dal greco pharmakon che ha doppio significato: vuol dire sia medicina sia veleno, cioè che ha la facoltà di curare, ma possiede anche la capacità di creare un danno e uccidere. Quindi il farmaco che va ad interagire con il resto dell’organismo che lo assume può avere anche effetti sconosciuti. Quindi perché assumere un farmaco quando si è sani? Forse per il business di qualcun altro.
Le persone in salute di tutte le età sono una percentuale considerevolmente più grande delle persone ammalate. Pensate che affare di massa può diventare per le case farmaceutiche curare i sani, ai quali viene diagnosticata una potenziale malattia in futuro? E sei poi siete suggestionabili e avete, di vostro, paura di morire il business è bello che servito. La gestione della pandemia ha dimostrato quanto sia facile.
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