“Dalle prime analisi, sembra proprio si sia trattato di un incidente, provocato da un problema tecnico o dal maltempo. Il nostro augurio è che chi prenderà provvisoriamente il posto del presidente e chi poi vincerà alle prossime elezioni, si impegni per la stabilità dell’area e per la pace”. Lo dice il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in una intervista a “Il Corriere della Sera” che sulla possibilità di un cambio di rotta nella politica iraniana, aggiunge: “Dipenderà da quanta gente andrà a votare, come, con quali candidati.
Noi non interferiamo nella campagna elettorale di un altro Paese, il nostro impegno è cercare attraverso ogni canale di far pressione perchè il conflitto non si allarghi ma anzi ci sia distensione. Ogni nostro sforzo oggi è mirato a questo”.
“Le condoglianze sono dovute alle modalità drammatiche dell’incidente, sono morte persone che avevano un ruolo di governo nel loro Paese: il nostro cordoglio è indipendente dal giudizio politico sull’operato di Raisi” e cioè “Che la nostra posizione è sempre la stessa: continuiamo a essere contrari alla violazione di diritti umani, alla pena di morte, alla mancanza di libertà per le donne. E lo siamo fortemente” conclude Tajani. (ITALPRESS)
Chi siamo noi per giudicare gli altri paesi?? Probabilmente gli iraniani ci vedono come colonizzatori e promotori della sodomia e del gender (secondo cui non esistono solo il maschio e la femmina) ma non si permettono di interferire ufficialmente tramite il ministro degli esteri.Sappiamo che la solita retorica è che l’occidente e’ buono e giusto e i cattivoni stanno negli alltri paesi, definiti non democratici se non soggetti alla depredazione da parte delle oligarchie occulte della finanza.Basta pensare ai 6 milioni di italiani in povertà assoluta per capire che tutto questa superiorità è fasulla