Soumahoro visita il trapper Zaccaria Mouhib in carcere

Zaccaria Mouhib baby gang

ROMA, 21 MAG – “Ho iniziato uno sciopero della fame perché sembra di vivere nel ‘700. Sciopero per le condizioni di vita dei detenuti. La mia infanzia è stata risucchiata in un sistema ingiusto. La libertà di espressione va tutelata. Grazie per la tua visita”. “Queste – spiega il deputato Aboubakar Soumahoro – sono le parole che mi ha detto Zaccaria Mouhib, 22 anni e in arte BabyGang, durante la mia visita ispettiva al carcere di Busto Arsizio in Lombardia.

Baby Gang, al secolo Zaccaria Mouhib

Questo carcere, oltre a gravi problemi strutturali, è tra le strutture più sovraffollate d’Italia. Su una capienza di 240 posti, ci sono 431 detenuti di cui oltre la metà di origine straniera. Vi è anche la carenza di personale. Come afferma la nostra Costituzione, la pena detentiva dovrebbe avere come principale obbiettivo reintegrare i nostri giovani nella società e non spingerli nella profondità dell’esclusione sociale. Questo rischia di essere un fallimento del nostro sistema”. (ANSA) foto social archivio

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