Aviaria, Bassetti: ‘virus più vicino a noi di quanto pensassimo’

Matteo Bassetti

“credo che se dovesse per caso arrivare l’aviaria anche nel nostro Paese cadrebbero tante teste”

“Prima nel latte, ora nelle acque reflue”. Per l’infettivologo Matteo Bassetti è “un pessimo segnale” l’aver trovato il virus dell’influenza aviaria H5N1 nelle fogne di 9 città del Texas dal 4 marzo al 25 aprile, mentre il patogeno correva tra i bovini da latte con un caso documentato anche nell’uomo. Questo ci dice che “il virus è molto molto vicino a noi”, che “è molto più vicino all’uomo di quanto potessimo pensare fino a un mese fa”, spiega il primario del Policlinico San Martino di Genova, commentando all’Adnkronos Salute lo studio pubblicato sulla piattaforma pre-print ‘MedRxiv‘.

Le acque reflue analizzate, osserva l’esperto, “è verosimile pensare che riguardino certamente l’agricoltura e gli allevamenti, ma anche gli esseri umani. Si tratta infatti di acque reflue provenienti sì da fluidi biologici degli animali, ma potenzialmente potrebbero anche arrivare da altre specie animali, magari non ancora valutate, o dall’uomo“. Non a caso per gli autori dell’articolo, se è vero che “l’analisi del genoma delle sequenze virali rilevate nelle acque reflue suggerisce l’origine aviaria o bovina dell’H5N1, non è stato possibile escludere altre potenziali fonti, in particolare l’uomo“.

“Trovo purtroppo che l’atteggiamento di molti nel nostro Paese sia veramente pericoloso e sbagliato”, ammonisce Bassetti. “Abbiamo ancora molta gente che pensa che il Covid sia stato un’invenzione – sottolinea – e che quando parliamo di questi problemi lo facciamo soltanto perché ci piace allarmare la gente. Ecco, a fronte di questo atteggiamento, con tanta parte della carta stampata ed evidentemente anche della politica che si sta assumendo delle grandi responsabilità” in tal senso, “credo che se dovesse per caso arrivare l’aviaria anche nel nostro Paese cadrebbero tante teste“. La scoperta del virus H5N1 nelle fogne, avverte lo specialista, dovrebbe essere “un segnale non dico di allarme, ma sicuramente un invito a tenere le antenne dritte, perché qualcosa potrebbe succedere“.  ADNKRONOS

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