Sgarbi, cancellato l’evento al Salone del Libro perché candidato alle Europee: “Sono amareggiato”
Il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi si è scagliato con veemenza contro la decisione degli organizzatori del Salone Internazionale del Libro di Torino di cancellare la sua presenza all’evento culturale a causa della sua candidatura alle prossime elezioni europee per la lista “Rinascimento”.
Sgarbi, come riporta La Stampa, ha parlato di censura pre-elettorale e lesione della libertà di espressione, sottolineando come la sua partecipazione al Salone, in qualità di intellettuale e opinionista, non avrebbe avuto nulla a che fare con la campagna elettorale.
“È con grande amarezza – commenta Sgarbi in una nota – che apprendo della cancellazione della presentazione del mio libro su Michelangelo Stupore e paura, (edito da La nave di Teseo) al Salone del libro di Torino, prevista per domenica 12. Mi rassicura la casa editrice che non si tratta di una censura personale (per la quale gridare contro il regime come Scurati), ma di una norma non scritta che prevede che chi è candidato alle elezioni (immagino di qualsiasi tipo) in regime di par condicio non possa presentare un libro“.
La direttrice Annalena Benini ha replicato affermando che le regole del Salone vietano espressamente l’utilizzo dell’evento da parte di candidati politici: “Mi sembra anche una questione di eleganza. Seguiamo le regole della campagna elettorale, naturalmente, ma il Salone è aperto a tutti e accoglieremo tutti con gioia”.
La polemica è quindi deflagrata con toni accesi da entrambe le parti, mettendo in luce il sempre complesso rapporto tra cultura, informazione e politica. affaritaliani.it